Smart working fino al 31 marzo per i lavoratori fragili. Esclusi i genitori dei figli under 14

Potranno lavorare da casa, sia nel pubblico che nel privato, anche esercitando un'altra mansione. Lo prevede un emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio della Camera

Smart working, proroga fino al 31 marzo ma solo per i lavoratori fragili. Esclusi i genitori dei figli under 14
Sì allo smart working fino 31 marzo, ma solo per i lavoratori fragili. Potranno lavorare da casa, sia nel pubblico che nel privato, fino al 31 marzo, anche esercitando...

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Sì allo smart working fino 31 marzo, ma solo per i lavoratori fragili. Potranno lavorare da casa, sia nel pubblico che nel privato, fino al 31 marzo, anche esercitando - se necessario - un'altra mansione. Lo prevede un emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio della Camera. Che non cita invece i genitori di figli under14. Il datore di lavoro, si legge, assicura lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile «anche attraverso l'adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento».

 

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Per le famiglie impennata di spese

Per le famiglie lavorare o meno da casa cambia eccome. Anche per le conseguenze in bolletta: nel 2020 le famiglie hanno speso complessivamente 36 miliardi di euro per i consumi energetici dell'abitazione in cui vivono, con una spesa media annua di 1.411 euro (corrispondenti a circa 118 euro al mese). L'aumento dei consumi energetici è dovuto anche a lockdown e smart working. Il valore medio della spesa annuale familiare (al di sotto del quale si collocano le spese della metà delle famiglie) ammonta a 1.261 euro. La spesa energetica dell'abitazione include le spese sostenute per il riscaldamento, la produzione di acqua calda, il raffrescamento dell'abitazione, la cottura dei cibi e il funzionamento di tutti gli elettrodomestici, alimentati da distinte fonti energetiche: energia elettrica, gas naturale (metano), biomasse, gasolio, GPL (bombole/cisterne o di rete), energie rinnovabili. Concorrono alla quantificazione dei consumi energetici domestici anche l'utilizzo di attrezzature motorizzate da giardinaggio e l'eventuale ricarica in ambito domestico di veicoli elettrici (auto elettriche o ibride plug-in, motoveicoli, biciclette ecc.).

 

 

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Il Mattino