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PADOVA - La mano sul petto, gli occhi dilatati e terrorizzati, e la bocca spalancata nel tentativo, inutile, di incamerare aria. Vanda Pellizzari, ex consigliere comunale della Lega, non riusciva a respirare, perché il boccone di risotto che aveva appena inghiottito la stava per soffocare.
Rischia di soffocare
Non potendo chiedere aiuto, ha stretto il braccio di una giovane che si trovava vicino a lei, la quale lanciato l'allarme. Fortunatamente nei pressi c'era Franco Ruggero, dipendente del Suem di Adria ed ex volontario della Croce Verde, che subito ha effettuato la manovra di Heimlich per la disostruzione delle vie aeree, provocando l'espulsione del cibo che impediva all'esponente leghista di respirare. Nel giro di qualche minuto la situazione è tornata alla normalità e Vanda Pellizzari, dopo aver ripreso fiato e colorito, ha sussurrato: «Grazie Franco, grazie di cuore per avermi salvato la vita».
LA VICENDA
Erano circa le 13,30 ieri, 12 novembre, in Prato della Valle quando si è verificato l'episodio.
IL RACCONTO
«Sono stata poco attenta - ha raccontato - e ho deglutito il boccone con troppa fretta, senza neanche masticarlo: immediatamente ho sentito che era finito nella trachea e la sensazione di non riuscire più a respirare è stata tremenda. Ho creduto di morire, davvero ho pensato che non ce l'avrei fatta. E così sarebbe stato, se non ci fosse stato Franco che senza esitazioni immediatamente ha messo in atto le manovre idonee di pronto soccorso che mi hanno salvato la vita. Gli sarà sempre grata di quanto ha fatto per me. A maggio ero stata protagonista di un episodio analogo mentre ero in Regione, anche allora con un boccone di riso, ma stavolta ho creduto sul serio di non riuscire più a riprendermi».
E Ruggero ha aggiunto: «Io lavoro per la Croce Verde di Adria Anpas, e in passato per 20 anni sono stato volontario per quella di Padova, per cui ho le conoscenze per affrontare le situazioni di emergenza come questa. Prima ho effettuato sulla paziente la manovra di Heimlich e poi lo messa in posizione di sicurezza, cioè distesa e appoggiata su un fianco con il volto rivolto all'esterno, e ho fatto in modo che buttasse fuori il blocco di riso che le stava ostruendo la trachea. E così è stato, e dopo un paio di conati provvidenziali ha ripreso a respirare». Nel frattempo sono arrivati i sanitari del Suem che hanno misurato i parametri vitali all'ex consigliere del Carroccio, il nipote Massimiliano presidente del'Acc, e numerose autorità che hanno voluto sincerarsi che l'amica Vanda stesse bene. «Mi raccomando - le ha detto il sindaco - stai attenta che non accada più».
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Il Mattino