Non c'è solo il «muro di mamme» che si è frapposto a Portland tra manifestanti Black Lives Matter e le forze federali mandate...
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La donna non identificata, e soprannominata subito «Atena Nuda», è apparsa verso le due di notte. Immagine potente della vulnerabilità umana di fronte a una forza soverchiante, '«Atena Nuda» non ha perso la calma impegnandosi in posizioni yoga e di balletto mentre gli agenti continuavano a sparare proiettili urticanti. A un certo punto un altro manifestante protetto da uno scudo fatto in casa ha cercato di farle da schermo, ma la donna lo ha scansato. In tutto l'apparizione è durata 15 minuti.
Secondo resoconti postati su Twitter, la breve performance avrebbe indotto le forze dell'ordine a una temporanea ritirata. Il nudismo in pubblico a Portland è protetto da sentenze di tribunale come forma di libertà di espressione. Nel 2008 un giudice ha mandato assolto un ciclista nudo dall'accusa di atto osceni, affermando che la bicicletta senza abiti addosso «è una tradizione consolidata a Portland» come segno di «protesta simbolica». Quattro anni dopo lo stesso verdetto ha tenuto in libertà un uomo che si era spogliato al Portland International Airport per protestare contro le procedure della Transportation Security Administration. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino