Stelle cadenti, stanotte il picco degli avvistamenti: fino a 100 meteore all'ora

Stelle cadenti, stanotte il picco degli avvistamenti: fino a 100 meteore all'ora
Clou dello spettacolo delle stelle cadenti, dopo l'assaggio della Notte di San Lorenzo. Il picco di attività delle Perseidi è infatti tra il 12 e il 13 agosto, quando si possono...

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Clou dello spettacolo delle stelle cadenti, dopo l'assaggio della Notte di San Lorenzo. Il picco di attività delle Perseidi è infatti tra il 12 e il 13 agosto, quando si possono vedere fino a 100 meteore all'ora, ma lo show prosegue anche nelle prossime notti, perché lo sciame resta attivo per almeno un'altra settimana. Quest'anno la pioggia di meteore sta beneficiano delle condizioni di osservazione ideali, complice la Luna nuova, a ridosso del picco, e il cielo sereno su gran parte d'Italia.


Lo sciame delle Perseidi è attivo da metà luglio e lo resterà ancora per alcuni giorni, ma è durante il picco che dà il meglio di sé, quando può sfoggiare da 70 a 100 scie luminose per ora, che sembrano scaturire tutte da un'unica regione del cielo: «dalla costellazione di Perseo, da cui prendono il nome» ha detto all'ANSA l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project di Ceccano (Frosinone). Al momento della massima attività dello sciame, la Terra si immerge completamente nella nube di detriti lasciata lungo la sua orbita dalla cometa Swift-Tuttle, e alla quale si deve lo spettacolo delle Perseidi. Quando le polveri della cometa cadono nell'atmosfera terrestre si infiammano, producendo rapide scie luminose. Per l'osservazione delle stelle cadenti, ha precisato Masi, «non sono necessari telescopi o altri dispositivi, poiché l'occhio nudo è senza dubbio ideale per cogliere il guizzo improvviso di tali scie luminose, grazie alla visione panoramica naturale».


Basta quindi solo cercare uno spazio aperto e buio perché «la presenza di luci artificiali abbatte drasticamente il numero di meteore visibili» e alzare gli occhi al cielo. Chiunque disponga di una fotocamera capace di esposizioni relativamente lunghe può tentare, senza difficoltà, la ripresa delle meteore più brillanti. Le probabilità di successo, ha osservato l'astrofisico, «dipendono da svariati fattori, come l'area di cielo inquadrata nella ripresa e la luminosità dell'obiettivo impiegato». Quest'anno ad accompagnare la caccia alle Persedi, c'è anche la parata di quattro pianeti, rileva l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Ad aprire la sfilata è Venere, che è visibile dopo il tramonto, guardando verso occidente. Lo seguono Giove e Saturno, visibili rispettivamente in direzione sud-ovest e sud nella prima parte della notte, mentre Marte chiude il quartetto e resta visibile per quasi tutta la notte.
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Il Mattino