L'Aquila, bullismo a scuola: lo studente terrorizzato con un nodo scorsoio

L'Aquila, bullismo a scuola: lo studente terrorizzato con un nodo scorsoio
Terrorizzato con un nodo scorsoio. Emergono nuovi episodi sconcertanti nella vicenda del bullismo a scuola all'Aquila. Pesanti vessazioni che hanno avuto un crescendo nel...

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Terrorizzato con un nodo scorsoio. Emergono nuovi episodi sconcertanti nella vicenda del bullismo a scuola all'Aquila. Pesanti vessazioni che hanno avuto un crescendo nel secondo anno scolastico quando la vicenda è esplosa con una querela denuncia presso gli uffici della Squadra mobile. E' successo all'istituto “Leonardo Da Vinci-Ottavio Colecchi”, dove tre ragazzi, tutti dell’Aquila (oggi maggiorenni) rischiano di finire sotto processo al Tribunale per i Minorenni, per lesioni e atti vessatori.


Prese in giro, secondo l’accusa nei riguardi del giovane studente (affiancato da un insegnante di sostegno) interrotte dopo l’intervento degli insegnanti e degli stessi vertici dell’Istituto. «Al ragazzo – si legge nelle carte della Squadra mobile – venivano legati i polsi o le caviglie durante le attività svolte in palestra, lanciate addosso cose in aula, anche alla presenza degli insegnanti che intervenivano cacciando fuori dalla classe gli autori».

Altro atto censurato dall’autorità giudiziaria minorile, quanto accaduto a fine gennaio dello scorso anno. Il terzetto di bulli, approfittando dell’assenza dell’insegnante hanno mostrato alla giovane vittima che stava mangiando, una corda con nodo scorsoio: «Questa è l’ultima cosa che ti mangi» avrebbero detto. Più tardi, sempre secondo l’accusa i tre ragazzi hanno legato la corda ad un piede della sedia, dove era seduto il giovane studente, e tirandola a sé lo avevano fatto cadere a terra, procurandogli contusioni medicate al Pronto soccorso.


Sulla vicenda è intervenuta la preside Serenella Ottaviano la quale in quanto coordinatrice del Gruppo Interprovinciale sul bullismo, istituito presso l’Ufficio III – Ambito Territoriale di L’Aquila ha evidenziato come sulla vicenda lei stessa ha provveduto ad attivare le procedure del caso. La preside ha voluto sottolineare come i presunti tre bulli non hanno più proseguito gli studi e come il giovane preso di mira, non ha mai smesso di frequentare l’istituto conseguendo anche ottimi risultati. La Ottaviano ha precisato come diversi sono stati gli incontri organizzati dall’istituto con le famiglie interessate. La preside in ultimo ha voluto precisare come nonostante le problematiche che quotidianamente deve affrontare l’istituto (che conta una popolazione studentesca di 1.200 ragazzi, tra loro anche disabili ed extracomunitari) lo stesso “con la professionalità del corpo docente, c’è e ci sarà sempre per tutti gli studenti”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino