C'è un precedente inquietante tra la sfilza di reati che Eduard Oprea, 40 anni, il presunto violentatore della turista australiana a Colle Oppio, si trascina alle...
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Era sera tardi, alla polizia arriva la richiesta di intervento per una lite in via Cairoli, sempre nella zona attorno alla stazione Termini dove domenica sera Oprea ha avvicinato e attirato nel tranello la donna australiana di 49 anni. Gli agenti trovano la donna in strada, sconvolta, piena di sangue che gridava chiedendo aiuto. Raccontò subito l'incubo: quell'uomo l'aveva già aggredita nel pomeriggio insistendo per avere il denaro. Lei era riuscita a scappare, rifugiandosi in una stanza di un affittacamere in via Cairoli dove il romeno l'aveva raggiunta buttando giù la porta a spallate tentando di accoltellarla. Ferita la 43enne era poi riuscita a fuggire nuovamente fino all'arrivo dei poliziotti. Oprea venne arrestato - fermato in strada con gli abiti ancora zuppi di sangue - allora per tentato omicidio e sfruttamento della prostituzione. Rimase in carcere, a Regina Coeli, ma solo fino al 30 giugno, poi venne scarcerato con il divieto di avvicinamento alla connazionale, ritirato dal giudice pochi mesi dopo. E aveva tuttora l'obbligo di firma a Termini.
Ora la procura di Roma ha chiesto al gip la convalide del fermo di Eduard Oprea per lo stupro dell'australiana a Colle Oppio, a due passi dal Colosseo. Il pm Claudia Alberti sollecita per l'uomo l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale, rapina e lesioni. L'interrogatorio di garanzia si terrà tra venerdì e sabato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino