Era scappato in Iraq ma è stato subito preso: Ali Bashar, il ventenne iracheno accusato del delitto della 14enne Susanna, stuprata e uccisa in Germania a fine maggio -...
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Seehofer, nel corso di una conferenza stampa a Berlino, a margine dell'incontro con gli assessori degli interni dei Laender tedeschi, ha parlato di «un buon risultato della collaborazione fra le forze di sicurezza curda e la polizia tedesca». L'annuncio del ministro ha riacceso il dibattito sull'accoglienza ai migranti nel paese già scosso dallo scandalo sulla presunta concessione irregolare di permessi di asilo ai richiedenti.
Bashar è accusato di aver violentato la ragazza e di averla poi strangolata per nascondere il delitto: successivamente avrebbe occultato il cadavere in una fossa, ricoperta di rami ed erbacce. Il giovane iracheno, che aveva dei precedenti, si era visto negare la richiesta di asilo nel 2016, ma il suo avvocato l'aveva impugnata. Il 31 maggio scorso, insieme a tutta la famiglia - padre madre e 6 figli - era scappato in Iraq grazie ad un lasciapassare dell'ambasciata del suo paese su cui comparivano nomi diversi da quelli presenti sui passaporti ed usati per i biglietti aerei, rende noto la Dpa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino