Il conducente-killer di Toronto, che con un furgone bianco preso a noleggio ha fatto strage di passanti su di un marciapiede, ora ha un nome e cognome. Dopo essere stato arrestato...
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Chi è stato travolto dalla folle corsa a 70 chilometri orari sul marciapiede non ha avuto scampo. Un «attacco deliberato», spiegano gli investigatori, anche se al momento - ha sottolineato il capo della polizia di Toronto - non ci sono connessioni con l'ipotesi terrorismo, nè sono stati individuati rischi per la sicurezza nazionale.
La polizia ha smentito alcuni report sui media locali secondo cui Alek sarebbe una persona già nota alle forze dell'ordine, che lo avrebbero preso di mira in passato. Altre fonti invece rivelano una scoperta che sarebbe stata fatta dagli investigatori ma non confermata: l'uomo avrebbe più volte fatto ricerche sul web per avere più informazioni possibili sulla strage del 2014 di Isla Vista, in California, quando un ragazzo di 22 anni investì e uccise 6 persone e ne ferì altre 14 nei pressi del campus di Santa Barbara. Minassian comunque non sarebbe affiliato ad alcun gruppo terroristico organizzato e - confermano negli ambienti investigativi, non ci sarebbero al momento evidenze di una sua eventuale radicalizzazione.
Intanto è diventato già virale il video del poliziotto eroe che ha fermato il conducente-killer dopo la sua corsa omicida. Questi sceso dal furgone ha puntato una pistola contro l'agente urlando di sparargli. Il poliziotto ha però mantenuto la calma, e puntando a sua vola la pistola contro Minassian lo ha convinto a desistere dopo una breve ma concitata trattativa, al termine della quale il killer è stato ammanettato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino