Operaio 50 enne ucciso da una scaglia di legno nella fabbrica delle botti per il vino

La sede della Garbellotto
CONEGLIANO - Ancora un incidente mortale sul lavoro nella Marca: la tragedia stamani all'interno dello stabilimento di produzione di botti della "Garbellotto" di...

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CONEGLIANO - Ancora un incidente mortale sul lavoro nella Marca: la tragedia stamani all'interno dello stabilimento di produzione di botti della "Garbellotto" di viale Italia, a Conegliano, azienda già colpita nell'aprile scorso da un devastante incendio. La vittima è un operaio cinquantenne, Dino Corocher: l'uomo, molto esperto, è stato colpito al collo da una scaglia di legno partita accidentalmente da una macchina refilatrice. L'episodio è avvenuto sul retro del capannone poco prima delle 9. I soccorsi del Suem 118 sono stati tempestivi: giunta sul posto ambulanza e automedica. Per l'operaio però non c'è stato nulla da fare: troppo grave la ferita e l'emorragia. Sull'episodio indagano ora carabinieri di Conegliano e il nucleo Spisal dell'Ulss 2. Da pochi giorni l'azienda (che produce botti per vino) aveva ripreso la produzione dopo quanto avvenuto poco più di tre mesi fa.




 «Dino, tecnico del legno e capo-piazzale, uno dei più bravi e affezionati collaboratori - scrive in una nota l'azienda - alla Garbellotto da 30 anni, era arrivato ragazzo e si era formato prima tecnico del legno, poi capo-reparto e infine capo piazzale. Una persona di assoluta fiducia e capacità - rileva -. Proprio per questo era divenuto capo-piazzale e spesso veniva inviato anche all'estero per verificare la qualità del legname da acquistare». «Siamo profondamenti colpiti dalla tragedia» - commentano i tre fratelli Garbellotto -. Siamo affezionati a Dino, come a tutti i nostri collaboratori, per noi era una colonna portante dell'azienda, proprio lui da ragazzi ci aveva insegnato le basi per riconoscere la qualità del legno»

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Il Mattino