Tumore infiltrante, a Potenza il primo intervento con la tecnica robotica

ospedale san carlo potenza
Tumore infiltrante, primo intervento in Basilicata su paziente campano. Realizzata per la prima volta all’ospedale San Carlo di Potenza, l’operazione è stata...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tumore infiltrante, primo intervento in Basilicata su paziente campano. Realizzata per la prima volta all’ospedale San Carlo di Potenza, l’operazione è stata eseguita su un paziente di 51 anni, campano, al quale era stato diagnosticato un tumore infiltrante alla vescica. Durante l’intervento chirurgico è stata asportata la vescica, la prostata, le vescicole seminali, i linfonodi e, sempre mediante tecnica robotica, è stata ricostruita una nuova vescica utilizzando un pezzo di intestino di 50 centimetri, (Cistectomia radicale robotica con confezionamento di neo vescica ileale intra corporea). Ad operare sono stati i chirurghi Roberto Falabella, dirigente medico specializzato in chirurgia robotica della Sic di Urologia del San Carlo, e il dottor Angelo Porreca, direttore dell’Urologia del Policlinico di Abano Terme.


L’intervento, primo in Basilicata, viene eseguito in pochissimi centri in tutta Italia. «Il principale vantaggio di eseguire con tecnica robotica questo tipo di intervento - spiega il dottor Falabella – è rappresentato dai tempi di ripresa che, rispetto al metodo tradizionale, sono più che dimezzati. Inoltre – continua – trattandosi di un’operazione altamente demolitiva, con la tecnica robotica non è stato necessario eseguire emotrasfusioni e terapie antidolorifiche». In pratica, invece delle canoniche due settimane, il paziente – rendono noto dall’azienda ospedaliera - è stato dimesso dopo solo sei giorni, in ottime condizioni, e pronto ad un’immediata ripresa dell’attività quotidiana e lavorativa.


Un risultato importante per il direttore sanitario del San Carlo, Antonio Picerno che precisa: «Si tratta di un importante risultato raggiunto dall’unità di Urologia che consegna ai pazienti lucani e a chi, da fuori regione, sceglierà di venirsi ad operare al San Carlo, una tecnica innovativa che, riducendo tempi e costi di degenza, apporta un doppio beneficio in termini qualitativi, per i cittadini-utenti, e in termini economici, per l’azienda».
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino