Tumore del rene, al Pascale primo intervento rivoluzionario in 3D

Tumore del rene, al Pascale primo intervento rivoluzionario in 3D
Oltre il bisturi, oltre finanche il robot: è la tecnologia tridimensionale che entra in sala operatoria, è la nuova frontiera della chirurgia di precisione che al...

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Oltre il bisturi, oltre finanche il robot: è la tecnologia tridimensionale che entra in sala operatoria, è la nuova frontiera della chirurgia di precisione che al Pascale di Napoli questa mattina ha consentito di realizzare, per la prima volta nel Centro Sud, un intervento di resezione di un tumore al rene mediante tecnologia 3d. Ottava neoplasia per diffusione, il cancro al rene viene trattato chirurgicamente, ma l'intervento può presentare delle difficoltà impreviste soprattutto quando ci si trova dinanzi a una terapia conservativa. Da qui l'idea di realizzare un modello, più realistico possibile, del rene malato attraverso una nuova generazione di software che permette di fornire ricostruzioni tridimensionali estremamente accurate e sovrapponibili alla realtà. Il risultato è un modello dalle dimensioni esatte dell'organo reale su cui i chirurghi verificano le difficoltà prima di intervenire sul paziente. La fotografia e, quindi, il modello di rene è di volta in volta diverso a seconda della neoplasia consentendo, in questo modo, un modello personalizzato per ogni paziente. Il rene è realizzato in materiale trasparente affinché dall'esterno si possano vedere i vasi sanguigni.


«Questa tecnologia - spiega Sisto Perdonà, direttore dell'Urologia del Pascale - è volta a realizzare un vero e proprio strumento integrato a servizio della chirurgia in modo costante e quotidiano per procedure chirurgiche. Il chirurgo può avvalersi di ricostruzioni di immagini in 3d. La parte da operare, quindi, può essere studiata in anticipo dal medico prima di entrare in sala operatoria». L'obiettivo di questa tecnica, insomma, è la chirurgia di precisione, la massima efficacia con il minimo impatto sui tessuti sani. L'intervento di questa mattina ha, però, anche un altro obiettivo: essere solo il primo di tutti gli interventi in 3d. «A breve - dice il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi - installeremo una stampante 3d in Istituto in modo da avere in una notte tutti gli organi dei pazienti che devono essere operati il giorno dopo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino