Il tumore al seno può non richiedere la chemioterapia: nel 70% dei casi questa può essere evitata grazie a un test basato su 21 geni. Lo indica lo studio americano...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Presentato nel congresso dell'Asco, il risultato, dicono i ricercatori, «avrà un impatto immediato, risparmiando a migliaia di donne gli effetti collaterali della chemio». Su questa base, in Italia potrebbero evitare la chemio circa 3.000 pazienti l'anno. Lo studio, il più grande mai condotto sulle terapie per il cancro al seno, dimostra che questo gruppo di pazienti non ha bisogno della chemio dopo l'intervento chirurgico: non è stato infatti rilevato alcun miglioramento in termini di sopravvivenza libera dalla malattia quando la chemio era aggiunta all'ormonoterapia.
Il test misura, con un punteggio da 1 a 100 sulla base dell'espressione di 21 geni, il rischio di recidiva a 10 anni e individua quali pazienti possono trarre beneficio dalla chemio. È effettuato con una biopsia su un campione di tessuto: le donne con punteggio basso (0-10) dovrebbero ricevere solo ormonoterapia e quelle con punteggio alto (26-100) ormonoterapia più chemio. Prima del test, spiega il responsabile dello studio Joseph Sparano, dell'Albert Einstein Cancer Center di New York, «c'era incertezza su quale fosse la giusta terapia per le donne con punteggio intermedio 11-25.
Ora lo studio dà una risposta definitiva: la chemio può essere evitata nel 70% delle pazienti con cancro iniziale, limitandola a quel 30% per il quale porterà beneficio.
Il Mattino