Un'esplosione ha colpito un convoglio militare a Diyarbakir, principale città curda nel sud-est della Turchia, dove da mesi sono in corso scontri tra esercito e Pkk. Lo...
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A colpire il convoglio militare è stata una mina fatta detonare a distanza alle 9:40 locali da sospetti membri del Pkk. Attacchi del genere contro i soldati sono stati compiuti diverse volte negli ultimi mesi nel sud-est della Turchia, dopo che la scorsa estate è riesploso il conflitto tra Ankara e i combattenti curdi.
L'attentato ad Ankara. Intanto nove persone sono state arrestate dalle autorità turche con l'accusa di complicità con Saleh Nejar, il presunto kamikaze curdo-siriano che ieri ad Ankara ha ucciso con un'autobomba almeno 28 persone.
Vittime e feriti. Tra le 28 vittime dell'autobomba esplosa ieri nel centro di Ankara, per lo più militari, c'è anche una giornalista turca, colpita mentre stava tornando a casa dal lavoro. Lo riporta l'agenzia statale Anadolu. La 33enne Gulsen Yildiz è morta dopo essere stata trasportata all'ospedale Guven della capitale turca. La donna lavorava da circa quattro anni per il canale tv del ministero dell'Agricoltura. L'esplosione è avvenuta nei pressi di uffici governativi e militari.
Su un totale di 81 feriti curati negli ospedali 22 sono ancora ricoverati, 7 dei quali in terapia intensiva, mentre gli altri sono stati tutti dimessi.
Raid contro il Pkk. La scorsa notte jet turchi hanno compiuto raid aerei su vasta scala contro postazioni del Pkk curdo nelle montagne del nord Iraq. Lo riferiscono fonti militari, secondo cui è stata colpita la regione di Haftanin, dove sarebbero nascosti alcuni dei leader dell'organizzazione. I bombardamenti sono avvenuti poche ore dopo l'esplosione di un'autobomba nel centro di Ankara al passaggio di un convoglio militare, in cui sono morte almeno 28 persone. I raid sono stati confermati dal premier turco Ahmet Davutoglu, che ha parlato di circa «70 obiettivi colpiti» nel corso di bombardamenti iniziati intorno alle 21:30 locali di ieri, circa 3 ore dopo l'attentato di Ankara.
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Il Mattino