Roma, giù dal tetto dell’hotel: muore un giovane turista americano. Giallo al Collatino

Il 31enne alloggiava all’iH di via Claudio Truffi. A chiamare i soccorsi lunedì pomeriggio sono stati i dipendenti dell’albergo

Giù dal tetto dell’hotel, muore un giovane turista Usa. Giallo al Collatino
È salito sul tetto dell’albergo poi il salto nel vuoto: un volo di 30 metri che non gli ha lasciato scampo. Così è morto lunedì pomeriggio Javier...

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È salito sul tetto dell’albergo poi il salto nel vuoto: un volo di 30 metri che non gli ha lasciato scampo. Così è morto lunedì pomeriggio Javier Francisco Rullan Rubert, straniero di origini americane di 31 anni. L’allarme è scattato al Collatino in via Claudio Truffi, all’hotel iH Hotels Roma Z3, dove il giovane alloggiava già da alcuni giorni per una vacanza a Roma. A chiamare i soccorsi, intorno alle 16,30, sono stati gli impiegati dell’albergo che hanno visto il corpo del giovane steso a terra in una pozza di sangue. 

 

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​Giù dal tetto dell’hotel, muore un turista Usa


Quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto per il 31enne non c’era più nulla da fare. Le lesioni e le ferite causate dall’impatto sono state letali. «È morto sul colpo», hanno confermato i camici bianchi agli agenti della polizia arrivati sul posto e ora incaricati delle indagini. Gli investigatori sono dunque impegnati a ricostruire gli ultimi spostamenti del ragazzo e i contatti che ha avuto durante il soggiorno nella Capitale. Per tutto il pomeriggio una squadra di uomini del reparto della Scientifica ha proceduto con i rilievi nella stanza dove alloggiava l’americano, sul tetto dell’albergo da dove è precipitato e infine nel piazzale, dove il corpo è stato ritrovato. 


LE IPOTESI 

Da quanto accertato fin qui, il ragazzo era arrivato a Roma lo scorso fine settimana da Lithia, un sobborgo di Tampa in Florida. La pista battuta dagli investigatori al momento è quella del gesto volontario. Tuttavia: «Non escludiamo nessuna ipotesi, pure quella dell’incidente. Restano molti elementi ancora da chiarire» precisano. Anche perché nella stanza affittata per il soggiorno, non è stato trovato alcun biglietto d’addio, nessuna lettera e nessun messaggio da consegnare alla famiglia o agli amici. I poliziotti perciò stanno ora cercando di mettersi in contatto proprio con i parenti: il colloquio con i familiari sarà determinante per accertare in che condizioni psico fisiche era il 31enne nelle ore precedenti al volo che gli è costato la vita. 


Hanno inoltre proceduto con il sequestro degli oggetti personali del 31enne. Tra questi c’è il cellulare che verrà analizzato nei prossimi giorni. Dalle chat e dagli ultimi messaggi inoltrati i poliziotti accerteranno con chi ha avuto gli ultimi contatti e il contenuto delle ultime conversazioni: ulteriori elementi investigativi per chiarire il quadro in cui si è consumata la morte del giovane turista. 


GLI ELEMENTI 
Gli investigatori stanno inoltre visionando le immagini di video sorveglianza dell’hotel. Sia quelle interne: per accertare che il turista fosse solo quando è salito sul tetto dell’albergo per poi cadere giù. Non solo: con quelle immagini i poliziotti potranno raccogliere ulteriori elementi sulle condizioni dell’americano il pomeriggio della sua morte. Verranno analizzati pure gli occhi elettronici esterni: per accertare la presenza di testimoni al momento del volo e dello schianto. I poliziotti hanno inoltre ascoltato il personale che era in servizio nel turno pomeridiano.  «Ogni elemento raccolto sarà determinante per le indagini e per chiarire l’esatta dinamica dei fatti. Anche se si è trattato di un gesto volontario, restano da chiarire i motivi» sottolineano i poliziotti. Le prossime ore saranno determinanti per sciogliere i dubbi intorno al decesso del turista. 



flaminia.savelli@ilmessaggero.it
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Il Mattino