Ucraina, la guerra si combatte in famiglia: la storia dei fratelli-nemici Zusko

Ucraina, la guerra si combatte in famiglia: la storia dei fratelli-nemici Zusko
Il conflitto russo-ucraino non conosce limiti, tanto da metter l'uno contro l'altro anche chi è unito da un forte legame di sangue, come i due fratelli...

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Il conflitto russo-ucraino non conosce limiti, tanto da metter l'uno contro l'altro anche chi è unito da un forte legame di sangue, come i due fratelli Nikolai e Mikahil Zusko: il primo combatte per l'Ucraina mentre il secondo ha scelto di schierarsi per il fronte russo.


I fratelli Zusko, insieme alle loro altre due sorelle, nascono nel villaggio di Vetly nell'area ucraina di Volinia, terra famosa per i primi insediamenti degli slavi e che si estende per una dozzina di chilometri lungo il confine ucraino-bielorusso.

Mikhail e Nikolai crescono insieme ed entrambi sanno che la loro piccola comunità non potrà dare loro un futuro certo, anche da prima che la guerra incombesse, tanto che entrambi scelgono la carriera militare. 

Nel 1989, Mikhail parte per la Russia e studia alla Ryazan School, l'istituto educativo militare del Ministero della Difesa russa. Insieme a lui, in accademia, si forma anche uno dei più grandi cecchini russi: Andrey Sukhovetsky, generale morto durante l'invasione dell'Ucraina.

In seguito, Mikhail diventa generale maggiore delle forze armate della Federazione russa e nel 2014 partecipa alla guerra contro l'Ucraina nella regione del Donbass, dopo aver ricoperto il ruolo di stratega, nel 2008-09, nella guerra cecena.

Nikolai, invece, è sempre rimasto legato al suo villaggio nonostante si sia allontanato per entrare nell'esercito ucraino diventando colonello delle forze armate ucraine.

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Da allora sono passati più di dieci anni, le cose sono cambiate e ora i fratelli Zusko si ritrovano a combattere la stessa guerra ma da due posizioni diverse.

La scelta di Mikhail non è stata digerita dalla sua famiglia e dalla sua comunità: «Per qualche tempo siamo stati persino orgogliosi di lui, il suo ritratto era appeso nelle scuole come esempio per i bambini», ha detto ai giornalisti di Channel 12, canale televisivo d'informazione ucraina, il capo del villaggio Lyubov Pavlik .

«È stato un esempio per noi - sottolinea Pavlik - ma dal 2014 le cose sono cambiate quando ha deciso di combattere per il fronte russo. Due anni fa morì la madre e lui non venne neanche al funerale. Non ho parole per una persona come lui ma nel nostro villaggio lo malediciamo tutti ora».

I fratelli Zusko sono ormai nemici tra loro ma Mikhail è diventato anche un «nemico della patria» tanto che sul sito ufficiale della Direzione principale dell'intelligence ucraina appare nella sezione «зрадників», ossia «traditori».

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Il Mattino