Ucraina, quella legge pro «porno e erotismo» per aiutare lo Stato

Arsen Savadov, pittore ucraino. "Venera", 2006.
In Ucraina è stata lanciata una petizione online per legalizzare il porno e l’erotismo. Le firme raccolte porterebbero a diversi vantaggi che aiuterebbero soprattutto...

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In Ucraina è stata lanciata una petizione online per legalizzare il porno e l’erotismo. Le firme raccolte porterebbero a diversi vantaggi che aiuterebbero soprattutto le casse statali.

«Fate l’amore, non fate la guerra» recitava un famoso slogan degli anni ’60 contro i conflitti armati. Nello scontro che vede contrapposti l’Ucraina e la Russia, il messaggio di pace inneggiato dagli hippie ritrova la sua centralità – in tutti i sensi.

Grazie al cittadino Taras Simorsky, il 4 luglio è stata creata una petizione – consultabile sul sito della «Rappresentanza ufficiale del Presidente dell’Ucraina» - che ha raccolto più di 14 mila firme in poche ore e che punta al traguardo di 25 mila in meno di tre mesi.
Sarà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad esaminare l’appello dei 25 mila o più firmatari.

L’obiettivo è chiaro: legalizzare l’erotismo e il porno sul territorio ucraino. In Ucraina vige dal 2004 la legge «a tutela della moralità pubblica» che stabilisce la base giuridica per la protezione della società contro la distribuzione di prodotti che hanno un impatto negativo sulla morale pubblica: porno e l’erotismo, secondo la norma, possono fuorviare la condotta dei cittadini ucraini.

La legislazione è così garante del divieto di produzione di materiale pornografico per la distribuzione e la vendita.Tuttavia, non vi è alcuna responsabilità penale per la visualizzazione di materiali «proibiti» su Internet.

La legge fu adottata nonostante i dubbi - espressi dalla comunità di esperti in diritti civili nazionali e no - sulla «violazione della libertà di parola e pensiero». I cittadini ucraini parlano di «una legge da Medioevo che confonde la nazione e che sciocca il resto del mondo». Individuare il confine tra la pornografia e l’erotismo di matrice artistica non è di certo facile. «La legge lascia spazio a diverse interpretazioni e favorisce la corruzione degli attori giuridici: ragazze protagoniste di contenuti pornografici sono state condannate per erotismo e non per pornografia, con una pena minore, un’assurdità» - analizza Simorsky.

Sui social gli utenti ucraini chiedono un repentino cambio di rotta e che si tutelino i diritti civili. In molti – tra cui lo stesso promotore Syromskyi – sono convinti che gli introiti provenienti dal settore pornografico potranno anche «risollevare le casse statali che sono state prosciugate per fra fronte all’invasione di Vladimir Putin».

 

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Il Mattino