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Continuano a emergere conversazioni telefoniche intercettate di russi che parlano della situazione della guerra in Ucraina. Emerge che il morale è basso. Oggi arriva la notizia che decine di corpi di soldati russi caduti nell'area di Nikolaev (Mykolaiv) si decompongono in sacchi di plastica perché la Russia non intende recuperarli. Lo afferma l'agenzia Unian pubblicando anche un video.
Si tratta, secondo la stessa fonte, di soldati molto giovani, attorno ai 20 anni come si evince dai documenti. Secondo testimoni oculari, il 9 marzo a Chaplynka, al confine amministrativo con la Crimea, i corpi di circa 50 soldati russi uccisi nella regione di Kherson e Nikolaev sono stati gettati in una fossa e bruciati il mattino successivo.
La Unian dà conto anche di un documento del ministero della Difesa della Federazione Russa, datato 26 febbraio, e firmato dal viceministro della Difesa Alexei Kryvoruchko, nel quale si ordina di distruggere i corpi dei suoi militari uccisi in Ucraina.
Nuove conversazioni dei soldati russi intercettate
In una si ascolta:
- Avete preso quella città?
- No, il comandante si è rifiutato di mandarci a quel massacro.
- Allora cosa fate?
- Saccheggiare in giro.
In un'altra si ascolta una conversazione in cui un soldato parla con una donna e descrive i trattamenti riservati ai nemici. Il soldato dice: «Se non mi senti per 2 settimane, significa che me ne sono andato. Non mi arrendo. Ho tagliato le orecchie ai loro prigionieri di guerra, ho rotto loro le dita pensi che mi tratterebbero meglio?».
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Il Mattino