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Un Erasmus nazionale che permetterà agli studenti di frequentare corsi in più università: è quello a cui sta lavorando il Ministero dell’Università e della Ricerca guidato da Anna Maria Bernini e che presto diventerà realtà come anticipato nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata al direttore di CorriereUniv Mariano Berriola in occasione del lancio delle miniguide per la scelta dell’università. «Stiamo lavorando a un Erasmus italiano, che può agevolare nuove esperienze formative ma rimanendo in Italia – ha spiegato il ministro - Poter frequentare alcuni corsi in altri Atenei arricchirà le loro competenze e sarà un modo per rendere l’Università stessa più dinamica e attrattiva».
Diverse le novità affrontate dalla Bernini nel corso dell’intervista (disponibile sul sito): dall’aumento del numero dei posti disponibili per la facoltà di Medicina al problema del caro affitti per gli studenti. «Per quanto riguarda Medicina per il prossimo anno accademico iniziamo con un incremento importante: da 3.553 a 4.264 posti in più, arrivando così a più di 18mila matricole. Il gruppo di lavoro istituito al Mur – ha spiegato il ministro - ha stimato che occorrono 30mila nuovi medici da inserire nei corsi di laurea nei prossimi sette anni. Servono più medici, ma non possiamo aprire in maniera indiscriminata con il rischio di abbassare la qualità dell’offerta formativa degli Atenei. Ci stiamo adoperando per reperire i fondi chiesti dalle Università per rendere sostenibile l’aumento e metteremo a disposizione 23 milioni di euro».
Il ministro Bernini conferma poi l’impegno del suo ministero per cercare di dare una prima riposta anche sul fronte del caro affitti per gli studenti, con la protesta delle tende che nelle scorse settimane è deflagrata con forza in tutte le principali città italiane. «Stiamo lavorando per creare 60mila nuovi posti letto entro il 2026 – ha aggiunto Anna Maria Bernini - Con una manifestazione di interesse individueremo gli immobili liberi da convertire in studentati e un gruppo di esperti è già al lavoro per individuare il costo medio calmierato per ogni posto letto».
Così come importante saranno anche le contromisure messe in campo per cercare di arginare la continua ascesa dei Neet, ovvero quei giovani che non studiano, non lavorano e non si formano. «Nel decreto Lavoro che abbiamo approvato in Consiglio dei ministri a inizio maggio è stata inserita anche una norma per aiutare i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano – ha ricordato il ministro Bernini - I datori di lavoro che decideranno di assumerli riceveranno un incentivo fino al 60 per cento della retribuzione mensile, e sarà valido 12 mesi. È un primo importante passo, non sarà l’ultimo».
Infine, un consiglio a tutti quelli che stanno per affrontare l’esame di maturità e che a breve dovranno decidere come continuare il proprio percorso di studi. «Proseguire gli studi deve essere una scelta di vocazione, non di necessità.
Le miniguide per la scelta della facoltà, realizzate in collaborazione con gli esperti di orientamento della Fondazione “Italia Education”, sono disponibili gratuitamente sul sito CorriereUniv.it. Gli studenti potranno scaricarle, consultarle e stamparle e trovare tutte le informazioni per conoscere da vicino e valutare nei minimi dettagli il loro nuovo percorso di studi: dagli obiettivi formativi e gli sbocchi occupazionali per ogni area disciplinare ai consigli di professionisti, studenti e docenti che li guideranno verso una scelta consapevole e importantissima per il proprio futuro.
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