È sabato mattina, sono le 8.34, e Monaco rivive attimi di vera paura. Un uomo armato di coltello, probabilmente psicolabile, colpisce i passanti alla rinfusa e poi scappa....
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Più probabile la malattia psichica, viene spiegato. Ad agevolare gli inquirenti, che hanno subito aperto una caccia all'uomo con ampio dispiegamento di forze e impiego di elicotteri per sorvolare fra l'altro la Rosenheimer Platz, cuore dell'azione, proprio al centro della città, l'identikit postato da un testimone sul web. Una volta divulgato, si cerca per qualche ora un uomo sulla quarantina, capelli chiari, figura corpulenta, con giacca verde e pantaloni grigi, uno zaino e un materassino arrotolato in sella alla sua bicicletta nera. La descrizione aiuta le ricerche, e così gli agenti della Sek (unità commando speciale) riescono a intercettare il fuggiasco, e a prenderlo, disinnescando la minaccia, che aveva indotto a chiedere ai residenti di restare chiusi in casa. «Non c'è più pericolo», viene detto dopo le 14.
È ammirevole la reazione della città. È ancora fresca la memoria del cosiddetto «Amoklaufer», il killer seriale, che seminò il panico a Monaco nel luglio 2016, sparando contro nove persone, per lo più migranti.
Il Mattino