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Almeno in Florida, l’allievo supera il maestro: DeSantis supera Trump.
A rivelarlo, un sondaggio appena realizzato dalla nota società americana “Victory Insights”, sviluppato attorno alle preferenze degli elettori repubblicani dello Stato del Sole.
38,2% contro 38%.
L’attuale governatore prevale soltanto di un soffio, ma impone all’ex presidente un tesissimo e rischiosissimo testa a testa. Con tutti gli altri candidati, infatti, che non vanno oltre il 3%.
DeSantis, insomma, è l’imprevisto in cui potrebbe inciampare Trump, che senza di lui sarebbe stato praticamente sicuro della nomination a destra per la Casa Bianca 2024. Pur tenendo conto, naturalmente, che sul piano nazionale sarà una partita completamente diversa, con la popolarità del tycoon assai più diffusa, nel bene e nel male, rispetto a quella del suo delfino, che altrove, nell’immaginario collettivo, si deve ancora affermare.
Nel frattempo, i due non se le mandano di certo a dire. E anzi, si insultano oramai a scena aperta.
Ogni dossier è buono per entrare in polemica, ogni post social si trasforma in un guanto di sfida.
Con Trump in particolare che, tanto per cambiare, fa sfoggio di nomignoli, sfottò e autentici attacchi frontali.
Stesso stile, politico e di comunicazione, già abbondantemente rodato prima contro Hillary e poi contro Joe Biden. Con dei risultati finali oggettivamente notevoli, che hanno però prodotto una vittoria e una sconfitta.
Come finirà stavolta?
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