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Zagabria, Dubrovnik, Spalato e Zara. La Croazia è ricca di posti che possono essere raggiunti facilmente dall'Italia. Con voli low cost – anche se adesso molte compagnie aeree hanno aumentato le spese accessorie – oppure con i traghetti: ma anche aliscafi veloci. Diverse possibilità che attirano i turisti, anche perché con le temperature alte i contagi (e la diffusione del virus) sembrano diminuire. Ma per partire ci sono alcune novità. A partire dal Green pass europeo, la certificazione verde che consente di muoversi in sicurezza in tutto il territorio europeo. E la Croazia, dal 2003, fa parte dell'Ue. A differenza dei vicini Montenegro e Albania.
Green Pass, come viaggiare in Spagna, Grecia, Francia, Gb e Croazia? Regole diverse, la guida
Vacanze in Croazia, le regole per viaggiare
Per la Croazia si fissa il primo luglio come data possibile (meglio verificare prima di partire) di riconoscimento del Green pass. Le regole però sono differenti rispetto ad altri Paesi europei. Si legge sul sito della Ue: la prova della vaccinazione vale «14 giorni dopo la seconda dose, o 14 giorni dopo la prima dose se il vaccino è somministrato in una singola dose (Johnson &Johnson); tra 22 e 42 giorni dalla prima dose di vaccino Pfizer, Moderna o Gamaleya; tra 22 e 84 giorni dalla prima dose di vaccino AstraZeneca». In sintesi, la Croazia si accontenta della prima dose. Per chi invece non è ancora vaccinato, servono il certificato che attesti il superamento dell’infezione o l’esito negativo del tampone antigenico o molecolare.
Primi casi di variante Delta sulla costa
Anche in Croazia sono stati registrati i primi casi della variante Delta del coronavirus, finora 26 in totale, in particolare sulla costa.
Il punto sui vaccini in Croazia
In Croazia ha ricevuto le due dosi il 17 per cento della popolazione, mentre con almeno una dose è stato vaccinato il 34 per cento, molto al di sotto delle aspettative del governo che sperava di vedere vaccinata la metà della popolazione adulta entro la fine di giugno.
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