La Conferenza delle Regioni ha deciso di dare parere favorevole al Piano nazionale della prevenzione vaccinale 2016-2018 che oggi sarà all'esame della Conferenza Stato...
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Entrando nel merito della legge il divieto di iscrizione a scuola per i bambini non vaccinati dovrà essere eventualmente regolato da una «normativa aggiornata». È quanto si legge nel testo del nuovo piano vaccinale approvato dalla Conferenza delle Regioni ma il cui esame è stato rinviato in conferenza Stato-Regioni. «Tale percorso - si legge nel testo - sarà approfondito e dal nuovo piano potrà essere generata una normazione aggiornata, garantendo, peraltro, la protezione degli individui e delle comunità, con misure correlate, come, ad esempio, l'obbligo di certificazione dell'avvenuta effettuazione delle vaccinazioni previste dal calendario per l'ingresso scolastico».
Il piano prevede anche che per introdurre queste eventuali misure sarà necessario anche un controllo continuo «delle possibili violazioni del supporto alla pratica vaccinale e dell'offerta attiva delle vaccinazioni da parte dei medici e del personale sanitario dipendente e convenzionato con il servizio sanitario nazionale».
LE FAMIGLIE
«Non è il caso di allarmare le famiglie sul rinvio del parere riguardante il piano vaccinale 2016-2018»: lo chiarisce il coordinatore degli assessori al Bilancio della Conferenza delle Regioni, Massimo Garavaglia, secondo il quale «l'intesa verrà prevedibilmente trovata nel corso della prossima Stato-Regioni, ma in ogni caso bisogna dare al governo il tempo necessario per fare gli approfondimenti circa l'impatto finanziario sul piano dei vaccini».
«La richiesta di rinvio sul provvedimento sui vaccini è motivata da ragioni tecniche. Il testo è complesso e il tempo per analizzarlo è stato scarso. Ne parleremo col Ministero della Salute per condividere la relazione tecnica e pensiamo di concludere positivamente entro la prossima conferenza straordinaria». Lo afferma il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta.
LE SANZIONI PER I MEDICI
Il Piano Vaccini riposta le possibili sanzioni ai medici così come nella bozza iniziale. «Concertati percorsi di audit e revisioni tra pari, con la collaborazione degli ordini professionali e delle associazioni professionali e sindacali che possano portare anche all'adozione di sanzioni disciplinari o contrattuali se se ne ravvisa l'opportunità». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino