Parte la sperimentazione del primo vaccino terapeutico pediatrico per l’Hiv sviluppato dall’Ospedale Bambino Gesù. Durerà due anni e coinvolgerà...
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Quali sono i numeri sull'Hiv
Ogni anno, nel mondo, ci sono 180 mila nuove infezioni pediatriche e in totale sono 1,8 milioni i bambini con l’Hiv. Per fortuna in Italia i casi di trasmissione da madre e figlio sono quasi scomparsi, purtroppo sono ancora numerosi in nazioni come Thailandia e Sud Africa e per questo si è deciso di coinvolgerle in questa sperimentazione. Ma perché il vaccino terapeutico rappresenta, potenzialmente, una risposta migliore rispetto ai farmaci antiretrovirali usati attualmente? I farmaci nel tempo possono avere un problema di tossicità; inoltre il bambino divenuto adolescente tende a non essere costante nella terapia che dunque perde la sua efficacia. Spiega il dottor Paolo Palma, immunoinfettivologo del Bambino Gesù: «Puntiamo alla remissione virologica, un controllo del virus senza terapia antiretrovirali. L’obiettivo è ottenere un controllo della malattia tale da ridurre al minimo il ricorso alle terapie antiretrovirali. Il nostro studio, in maniera pionieristica, è iniziato dieci anni fa. Siamo fiduciosi che dalla ricerca pediatrica arriveranno le nuove risposte terapeutiche alle esigenze dei pazienti di tutte le fasce di età». In Italia le categorie più a rischio ormai sono gli adolescenti e i giovani adulti. «Questo approccio con i bambini appena nati, ci consente di comprendere meglio ciò che succede in alcuni soggetti che controllano lo sviluppo della malattia. Studiarli, ci consente di capire le differenze con gli altri e fare sì che queste che sono delle eccezioni, diventino una sorta di regola. In futuro potremo anche ipotizzare un vaccino terapeutico per tutte le fasce di età».
Il Mattino