Preti pedofili, è bufera anche in Polonia, con 328 casi in 28 anni. Quello che fino ad oggi sembrava essere uno dei Paesi meno colpiti dallo scandalo della...
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Prete pedofilo abusa di decine di bimbi e fugge: ucciso nella sua casa
Violentata dal parroco, lo fa arrestare e condannare: «Ma in paese tifano per lui»
Un mea culpa che arriva a poche settimane dal summit organizzato in Vaticano a fine febbraio con papa Francesco e al quale hanno partecipato i vertici delle conferenze episcopali di tutto il mondo. Secondo il dossier, sono coinvolti 625 minorenni: 345 al di sotto dei 15 anni e 280 sopra i 15 anni. Il 58,4% riguarda i ragazzi, 41,6% ragazze. I procedimenti canonici contro i 382 ecclesiastici coinvolti sono ultimati nel 74,6% dei casi, mentre il 25,4% è ancora in corso. Fra i casi che sono arrivati a conclusione, il 25,2% ha ricevuto la massima pena, vale a dire la riduzione allo stato laicale. Il 40,3% di loro ha ricevuto altre pene canoniche.
Solo il 10,4% degli accusati sono stati riconosciuti come innocenti mentre la procedura contro il 12,6% di loro è stata interrota a causa della morte, il suicidio, grave malattia oppure la mancanza delle prove sufficienti. Nella maggior parte dei casi i pedofili sono stati denunciati dalle stesse vittime (41,6%) o dai loro familiari (20,9%). Il 14,9% di loro sono stati denunciati invece da altre persone, come dirigenti scolastici, insegnanti, conoscenti, confratelli o altri preti. Nel 5,8% dei casi gli organi dello Stato, nel 5,2% mezzi di comunicazione.
«Ogni vittima dovrebbe suscitare in noi ecclesiastici il dolore, la vergogna, il senso della colpa», ha detto mons.
Il Mattino