La Grecia non molla: «Inaccettabile la conversione in moschea della basilica di Santa Sofia»

La Grecia non molla: «Inaccettabile la conversione in moschea della basilica di Santa Sofia»
Città del Vaticano – Il governo della Grecia, in un webinar organizzato questo pomeriggio dalle ambasciate americana e polacca presso la Santa Sede sul tema della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Città del Vaticano – Il governo della Grecia, in un webinar organizzato questo pomeriggio dalle ambasciate americana e polacca presso la Santa Sede sul tema della libertà religiosa, ha definito «inaccettabile» la conversione a moschea della basilica di Santa Sofia, a Istanbul, ormai museo dagli anni Trenta e posta sotto la tutela dell'Unesco. Il ministro ha spiegato che quanto accaduto «provoca profondo dolore in tutto il mondo cristiano e spera che l'Europa possa intervenire». 

In parallelo un gruppo di cristiani ortodossi in Turchia, appartenenti alla minoranza greca di Costantinopoli, ha avviato un'azione legale contro la conversione di Santa Sofia in moschea, appellandosi al Consiglio di Stato.

Come ha riportato anche il sito Protothema l'azione legale si basa sul fatto che la conversione in moschea viola di fatto la Convenzione dell'Unesco sulla protezione del patrimonio dell'umanità, che impone agli Stati di garantire la tutela del sito, mantenerlo integro e fruibile. 

Per quasi un millennio, Santa Sofia è stata una cattedrale ortodossa. Fu trasformata in moschea dopo la conquista di Costantinopoli nel 1453. Alcuni dei mosaici raffiguranti scene tratte dal Vangelo furono ricoperti di gesso per consentire ai musulmani di praticare il culto. L'Islam, infatti, non permette la presenza di immagini nella preghiera. Attualmente per coprire le figure degli angeli e del Cristo si usano tende e tessuti pieghevoli che vengono aperti o chiusi a seconda delle circostanze.

Un altro elemento che ha scatenato la rabbia dei cristiani ortodossi è avere installato delle toilette nel complesso architettonico. La decisione è stata al centro di una disputa tra gli storici dell'arte turchi, alla fine però l'ha spuntata il dipartimento turco ed è stato avviato l'appalto per il progetto che costerà 102 mila euro. 


 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino