Juan Guaidò chiede un incontro a Roma a Matteo Salvini e Di Maio. «Desidero innanzitutto esprimerLe i...
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«Desidero innanzitutto esprimerLe i più profondi sentimenti di riconoscenza per la costante vicinanza dimostrata al nostro amato Venezuela e rinnovarLe gli auspici di massima e proficua collaborazione a nome del popolo venezuelano», esordisce Guaidò nella lettera al Viminale.
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Leggi la lettera
«Il complesso periodo storico che il Venezuela sta attraversando, pone ciascuno di noi dinanzi a grandi speranze che leggiamo negli occhi dei nostri concittadini. Ciò comporta grandi responsabilità sia al cospetto della nostra Patria, sia nei confronti della Comunità Internazionale tutta. Per tali ragioni - e avendo a mente gli indissolubili legami che uniscono il Venezuela e la Repubblica Italiana - credo sia importante e utile inviare in Italia una delegazione ufficiale, guidata dal Presidente della Commissione Esteri dell’Assemblea Nazionale Francisco Sucre e dal nostro Rappresentante europeo per gli Aiuti Umanitari Rodrigo Diamanti, con la finalità di illustrarLe il piano di azione per il ripristino della democrazia in Venezuela mediante l'indizione di elezioni libere e trasparenti e risolvere l'attuale crisi umanitaria che sta colpendo tutti i venezuelani e più di 100 mila italiani che vivono in Venezuela».
«Le chiedo quindi - compatibilmente con i suoi impegni - la disponibilità ad un incontro a Roma nel più breve tempo possibile con la nostra delegazione, finalizzato ad uno scambio di opinioni sulla decisiva transizione che stiamo vivendo in Venezuela. In particolare vorremmo poterLe rappresentare la necessità che in Venezuela si possa giungere in tempi rapidi, e grazie al sostegno della Comunità internazionale, a libere elezioni democratiche».
E Juan Guaidò, a quanto si apprende da fonti di governo, ha chiesto formalmente un incontro anche al vicepremier Luigi Di Maio.
Il Mattino