Caracas, piove sangue sul bagnato delle proteste. Un elicottero militare con a bordo sette membri della Guardia Nacional...
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Un elicottero militare con a bordo sette membri della Guardia Nacional Bolivariana si è schiantato al suolo nel fine settimana. Tutti morti i membri dell’equipaggio.
A dare l’annuncio dell’incidente è il ministero della Difesa, con un comunicato ufficiale che viene prontamente ripreso da Nicolás Maduro che lo colora di tonalità assai meno formali e assai più accorate, quasi nel tentativo di farne un elemento di unità nazionale in un momento così delicato per le sorti della sua presidenza.
«7 rispettabili ufficiali della Patria», è così che li definisce senza perdere mai l’occasione di sottolineare un concetto ereditato dalla roboante narrativa firmata Chávez.
Il disastro è avvenuto peraltro in uno dei pochi quartieri considerati tranquilli, addirittura turistici, di Caracas.
El Hatillo è una località che si trova a circa mezz'ora di macchina dal centro ed è solita accogliere chiunque con le sue tradizioni e con la sua quiete. Una quiete evidentemente turbata dalle manifestazioni prima e dallo schianto poi.
Un Paese che non trova pace, sfavorito persino dagli episodi, che in questo momento non vede una via d’uscita nel muro contro muro tra due presidenti, Maduro appunto e l’autoproclamato Guaidó, che vantano alle spalle rispettivamente Russia e Stati Uniti.
Con ogni probabilità, saranno proprio i due “giganti” a decretarne le sorti, in maniera più o meno silenziosa.
Nel frattempo, il popolo continua a trascinarsi tra fame e proteste.
Il Mattino