Venezuela, cronaca di un Paese distrutto: il salario mensile vale 2 dollari

Venezuela, cronaca di un Paese distrutto: il salario mensile vale 2 dollari
Due dollari americani per un mese di lavoro. Un’equazione già di per sé sufficiente a tracciare il profilo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Due dollari americani per un mese di lavoro.


Un’equazione già di per sé sufficiente a tracciare il profilo di un Venezuela oramai distrutto.

Un salario che non basta nemmeno per comprare un uovo al giorno.
Figurarsi per vivere, per protestare.

E infatti non protesta più nessuno.

Su Caracas e dintorni è calato di nuovo il silenzio.
Dei media, ma soprattutto delle masse.
Di quel popolo tanto decantato da Hugo Chávez e tanto umiliato da Nicolás Maduro che di invadere le strade e le piazze non ha più voglia, non ha più forza e, peggio ancora, ha una paura fottuta.



A fronte di un’economia in frantumi, infatti, l’unica maniera per garantirsi le briciole del sostentamento sono i sussidi statali. Anche quelli ridotti agli avanzi dei minimi termini, ma pur sempre in grado di materializzarsi in qualche pacco di riso o in qualche sacco di farina che in questo preciso momento storico, all’ombra del monte Ávila, equivalgono alla sopravvivenza propria e dei propri figli. Questo senza contare la possibilità di ritorsioni cui il regime tradizionalmente è tutt’altro che estraneo.

Insomma, il rapporto con il dollaro si piega di 120 punti percentuali in un mese, l’inflazione non è più neanche calcolabile, la vita dei venezuelani è da tempo impossibile e della luce in fondo al tunnel socialista, no, non ce n’è alcuna traccia.

Traccia che rimarrà, invece, impressa nella storia di una sorta di capolavoro alla rovescia: quello di uno Stato fallito e del destino dei suoi (ex) abitanti di cui nessuno parla nemmeno più.




«L'unico frigorifero pieno in Venezuela è l'obitorio» Leggi l'articolo completo su
Il Mattino