La morte di padre e figlia è accertata, quella della moglie non ancora. Ma spunta un giallo su quello che è accaduto sul viadotto della A14, con Fausto Filippone...
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Tragedia viadotto A14, il mediatore: «La vita di Fausto Filippone era cambiata 15 mesi fa»
Secondo quanto afferma il Corriere della Sera, sulla pagina Facebook del liceo scientifico di Pescara 'Leonardo da Vinci', dove insegnava Marina, uno studente avrebbe lasciato un commento sotto un cortometraggio sulla violenza contro le donne. «La stessa insensata sete di potere e controllo ha portato via la prof e la sua bambina…», si legge nel commento, poi rimosso (non è più visibile).
Il negoziatore: «Ludovica era sotto choc, è volata giù senza reagire»
Ma che voleva dire, quel «sete di potere e di controllo»? La sorella di Filippone, Antonella, non ne ha idea: «Mio fratello era di un’educazione e di una grazia incredibili - ha detto - dalla mostre di nostra madre Lilia, lo scorso agosto, provava un senso di solitudine». Ma non c’erano problemi economici né crisi di coppia. Antonella lamenta anche di non essere stata coinvolta dalla polizia nelle negoziazioni col fratello: «Le forze dell'ordine mi hanno tenuto in un angolo su quel viadotto per cinque ore senza mai farmi parlare, eppure era stato lui a chiedere di vedermi. Poi Fausto si è buttato e io sono ancora qui, senza una spiegazione...».
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Lo psichiatra Massimo Di Giannantonio, che per sette ore ha cercato di convincere l'uomo a non uccidersi, anche in un'intervista al Messaggero aveva confermato che la donna non è stata fatta avvicinare dopo una attenta valutazione della situazione fatta con le forze dell'ordine: si temeva che l'uomo volesse solo dare l'addio alla sorella per poi gettarsi nel vuoto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino