PORTO RECANATI - Violenza sessuale su un ragazzino di undici anni in spiaggia, il minore è attendibile. Ne è sicura la psicologa Francesca Accorsi che ieri mattina...
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L’audizione è avvenuta in Tribunale a Macerata in modalità protetta per tutelare al massimo il ragazzino. Era stato il giudice per le indagini preliminari, Enrico Pannaggi, a disporre l’incidente probatorio. All’incontro erano presenti anche i genitori del ragazzino con i rispettivi legali, gli avvocati Luciano Pacioni e Paolo Carnevali, e il pubblico ministero titolare del fascicolo, il sostituto procuratore Cristina Polenzani.
Al termine delle due audizioni la psicologa ha concluso che entrambi i ragazzini sono attendibili. La vicenda, tanto grave quanto delicata, risale a prima dell’estate. Il 27 aprile scorso l’undicenne era in spiaggia a Porto Recanati quando era stato avvicinato da uno straniero, un afghano di 26 anni senza fissa dimora. Il giovane, secondo il racconto della vittima, lo avrebbe afferrato con forza alle spalle e dopo avergli stretto le mani dietro alla schiena lo avrebbe baciato sul collo e sulla guancia destra. Poi, senza togliersi i vestiti, avrebbe strofinato le proprie parti intime sui glutei del minore.
Terrorizzato, l’undicenne era riuscito a liberarsi dalla presa e a scappare chiedendo aiuto a una donna.
Al giovane straniero i carabinieri di Porto Recanati sono arrivati dopo alcuni giorni di indagine serrata. I militari raccolsero una documentazione video da cui emergeva che nell’ora in cui erano avvenuti i fatti denunciati sul posto erano presenti sia l’afghano sia del bambino. Le immagini mostravano, peraltro quest’ultimo passare prima in direzione della spiaggia e poi correre spaventato dopo le presunte attenzioni sessuali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino