Roma, stretta anti-virus: test sierologici all'arrivo anche per ucraini e moldavi

Roma, stretta anti-virus: test sierologici all'arrivo anche per ucraini e moldavi
Romania, Bulgaria, Moldavia e Ucraina: chi arriva a Roma da questi paesi, con i bus che solitamente terminano il loro viaggio a stazione Tiburtina, sarà sottoposto al test...

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Romania, Bulgaria, Moldavia e Ucraina: chi arriva a Roma da questi paesi, con i bus che solitamente terminano il loro viaggio a stazione Tiburtina, sarà sottoposto al test sierologico. Chi risulterà positivo, avrà poi la seconda verifica con il tampone rino-faringeo. Da quelle nazioni stanno tornando molte tra badanti o colf, l'obiettivo è evitare che il virus possa raggiungere anche i soggetti fragili assistiti. Una iniziativa simile, nelle settimane scorse, era già stata presa dal governatore del Veneto, Luca Zaia. Anche il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ha annunciato che le badanti che tornano dai Paesi dell'Est dovranno sottoporsi al test sierologico.


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Questa settimana la Regione Lazio scriverà un'ordinanza che prevede l'esecuzione dei test per il coronavirus alle stazione dei bus da paesi con una circolazione del virus alta. In particolare maggiore attenzione sarà riservata ai pullman che, dopo 20-25 ore di viaggio, giungono a Tiburtina dalla Romania. Questa mattina l'assessore alla Salute, Alessio D'Amato, si confronterà con l'Ambasciata romena in Italia: si punta a un'azione concordata a garanzia della salute di chi parte da quel paese. La settimana scorsa il Ministero della Salute ha deciso che chi entra in Italia, arrivando Romania e Bulgaria, deve restare in quarantena due settimane. Il test sierologico è una procedura ulteriore di prevenzione che, stando a quanto comunicato ieri dalla Regione, non riguarderà solo chi proviene della Romania e dalla Bulgaria.

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Alla stazione Tiburtina ci sono bus da altri paesi dell'Est, come Ucraina (altra nazione con un'alta circolazione del virus) e Moldavia. Questi controlli saranno necessariamente parziali: molti cittadini tornano dalla Romania con l'auto privata e dunque è impossibile intercettarli tutti (l'obbligo della quarantena resta). E c'è il nodo degli aeroporti: gli aerei non sono il mezzo di trasporto preferito dalle badanti che tornano in Italia, dopo un periodo di vacanza nel loro paese, a causa delle limitazioni per i bagagli, però una parte li preferisce a bus o auto privata. Ieri a Ciampino sono atterrati due voli Wizzair decollati da Bucarest, oggi ne sono annunciati altri tre dalla Romania (uno da Cluj e due dalla Capitale sempre di Wizz) e uno dalla Bulgaria (da Sofia di Ryanair).
 
Ai passeggeri che sbarcano da questi aerei non viene fatto il tampone, vengono solo informati che dovranno rispettare un periodo di quarantena. Sono mille persone in arrivo da aree a rischio che nessuno controllerà. Per fare scattare a Ciampino e Fiumicino i test come a Tiburtina, però, si attenderà la fine della sperimentazione allo Spallanzani di un sistema di tamponi rapidi, prevista per le prossime ore. Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani, conferma che sono di due tipi i test-rapidi sotto osservazione, danno una risposta in 15-20 minuti: «Il primo utilizza l'approccio immunocromatografico che, con una cartina che si colora, indica la positività al virus; il secondo si basa sul metodo dell'elettrofluorescenza. Entrambi sono esami tampone naso-faringei, ovvero test molecolari, ma cambiano le metodologie utilizzate». Il secondo appare più attendibile, ma bisogna aspettare l'ufficializzazione dei risultati e il completamento delle verifiche.


Sempre sul fronte della prevenzione, a Milano 13 persone sono state multate perché erano in metropolitana senza indossare mascherina: la contravvenzione è di 400 euro, cifra che scende a 280 se la multa sarà pagata entro cinque giorni.
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Il Mattino