ROMA - Il virus Zika arriva in Europa, precisamente nel Regno Unito e in Spagna, dopo migliaia di infezioni contate in Sud America, o meglio, ritorna nel Vecchio Continente, dato...
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A rivelarlo è Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma, che solleva il dubbio che il virus, trasmesso dalla zanzara Aedes aegypti, «collegato a gravi patologie nei neonati come la microcefalia, possa trasmettersi per via sessuale. E' al momento un'ipotesi, ma il rischio esiste. Nella Polinesia francese è stato documentato un caso di possibile in questa modalità, poichè il virus è stato rilevato nello sperma di un paziente».
L’esperto però invita comunque a evitare gli allarmismi, dato che questo tipo di zanzare non sono presenti in Europa e i casi riguardato persone infettate altrove, poi non c’è evidenza di trasmissione da uomo a uomo. Il virus Zika è presente in 18 paesi del Sud America; in particolare in Brasile sono 3.893 i casi sospetti di microcefalia causata dal virus, trasmesso dalla stessa zanzara responsabile di dengue e chikungunya. In Colombia esiste finora solo un caso confermato, ma l'allarme è tale che il governo ha sconsigliato alle donne di rimanere incinte almeno fino al prossimo luglio, «in considerazione della fase nella quale si trova l'epidemia e dei rischi esistenti».
In generale però nei casi più gravi provoca sintomi tipici dell'influenza con febbre, dolori articolari e muscolari, eruzioni cutanee, congiuntivite ma nell’80% dei casi è asintomatica. Intanto i Centri di Controllo americani hanno lanciato un alert, invitando le donne in attesa di un figlio a rimandare i viaggi in Brasile, Colombia, El Salvador, Guiana francese, Guatemala, Haiti, Honduras, Martinica, Messico, Panama, Paraguay, Suriname, Venezuela e Portorico.
REZZA: "PREOCCUPA L'ESTATE" La nostra intervista a Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità.
Dobbiamo preoccuparci del virus Zika in Italia?
«Ci sono solo casi di “importazione” persone che arrivano in Italia dall’America Latina. In Italia possiamo stare tranquilli. È un virus diffuso in Africa, poi ‘migrato’ in Oceania e in Sud America».
È trasmesso da una zanzara, è così pericolosa?
«È la stessa che provoca la febbre dengue e c’è già stata una epidemia negli anni 90 e la Chikungunya diffusa da noi alcuni anni fa. In inverno non c’è nessun rischio ma in estate potrebbe esser coinvolta la zanzara tigre. Non c’è alcuna evidenza al momento. E’ una possibilità».
Qual è il consiglio?
«La malattia non è grave e si risolve da sola ma le donne incinte dovrebbero evitare di recarsi in America Latina, dove il virus è circolante». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino