La Chiesa dei Santi Severino e Sossio, in via Bartolomeo Capasso, conserva un’antica maledizione legata ad una terribile tragedia del 500. Questo luogo sacro ha origini...
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Quella conservata dalla cappella sul fondo della chiesa è una delle storie più inquietanti del 500 napoletano. È la storia di Sigismondo, Ascanio e Giacomo Sanseverino, rampolli di una delle famiglie più illustri del secolo. I tre ragazzi, ancora adolescenti, furono assassinati dal malvagio zio Ugo, bramoso di impossessarsi delle loro terre in Basilicata. Per compiere il proprio piano, l’uomo portò i giovani in una battuta di caccia e gli diede da bere del vino avvelenato. Dopo quattro giorni di tormenti i tre ragazzini si spinsero per la disperazione della madre Ippolita De Monti. La madre, nonostante i tanti sforzi, non riuscì mai ad avere giustizia in vita. Leggenda vuole che la donna lanciò una maledizione terribile contro la famiglia Sanseverino le cui conseguenze furono nefaste...
Il Mattino