Fenomeni napoletani: qui il vento si vede

Il vento significa anche qualcos'altro: fare attenzione

Vento a Napoli
Temporali si smontano, via la nebbia che aveva mozzato il Vesuvio, nascosto San Martino. Lenzuola prendono vita, si gonfiano come vele, per molti è questo il momento per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Temporali si smontano, via la nebbia che aveva mozzato il Vesuvio, nascosto San Martino. Lenzuola prendono vita, si gonfiano come vele, per molti è questo il momento per metterle ad asciugare dopo giorni alterni di pioggia. Alberi oscillano, alcuni pericolosamente, a ricordare che la cura del verde pubblico è sempre un tema attuale e in perdita. Ma nella città delle suppellettili, degli ammennicoli, del semovibile e del provvisorio, dei tavolini e dei gazebo, il vento significa anche qualcos'altro: fare attenzione.

Un esercizio a cui il cittadino napoletano dovrebbe essere abituato: quante sono le cose, tecnicamente assai comuni, spesso senza grande importanza, a cui invece dobbiamo guardare, impegnandovi completamente la testa in virtù della vita quotidiana a Napoli? Con un vento tra i 20 e i 30 nodi secondo WindFinder mappa online dei fenomeni ventosi a livello mondiale, amatissima da chi pratica kite, windsurf, vela e pesca e cioè capace di toccare i 60 chilometri orari, occorre tenere conto di pali, lampioni, impalcature, insegne, memori di cronache vecchie e nuove.

Resta poco della poeticità della canzone napoletana, da Aurelio Fierro con "S'è avutato o viento" a Pino Daniele che l'ha cantato più volte; come portuali o marinai, il nostro orizzonte è la manutenzione cittadina, il vento un'estensione del caso e del caos. Sarà forse per questo che a Napoli, più che sentirlo, lo vediamo: «He' visto che viento?».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino