Ha scelto il silenzio Carmine Ferrante, il 36enne muratore di Dragonea, frazione di Vietri sul Mare, raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere perchè...
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Le indagini sulla giovane ragazza erano partite a seguito della denuncia della scomparsa presentata dalle due amiche e conviventi della 19enne, che indicarono come possibile autore del presunto rapimento, un cliente occasionale che l'aveva presa a bordo di un'auto di colore scuro intorno alle 23 circa del 30 aprile. Le due donne raccontarono che l'uomo trattenne Mariana contro la sua volontà. Il corpo della giovane fu trovato a sedici giorni dalla scomparsa, in un avvallamento di un terreno limitrofo a via dei Carrari. La vittima era seminuda, con il corpo in stato avanzato di decomposizione. Un'eventuale difesa dell'uomo potrebbe essere ipotizzabile in sede di Riesame o, quando le indagini saranno concluse. Nel precedente processo nel quale fu poi condannato, aveva sostenuto più volte la sua innocenza. Ma come sembrerebbe per questa seconda indagine, anche allora fu "incastrato" dalle tracce di Dna trovate su alcuni orecchini che appartenevano alla vittima, oltre che dalle immagini di videosorveglianza di alcune telecamere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino