«È stato un prete straordinario, un prete in servizio ventiquattr'ore su ventiquattro. Era un amante del suo sacerdozio, di Maria, della sua chiesa, dei suoi...
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Don Enzo era un uomo umile, essenziale, riservato eppure capace - era questo uno dei doni - di saper entrare nella vita delle persone e d'indirizzarle. Con la sua saggezza, era punto di riferimento non solo per i credenti, ma anche per la società civile. «È stato - ricorda don Felice Moliterno, suo successore alla guida della parrocchia di Sant'Agostino - una guida sicura e illuminata per la nostra comunità, compagno di viaggio per ciascuno di noi. Ha amato Gesù Cristo e fortissima è stata la sua devozione a Maria. Sempre con la corona del Santo Rosario stretta tra le mani, la Madonna di Costantinopoli è stata il grande amore della sua esistenza. Ed è così che vogliamo ricordarlo, nella profonda semplicità della sua vita». E, appresa la notizia, esprime un ricordo commosso anche il sindaco Vincenzo Napoli: «Il carissimo don Enzo - scrive - è stato un sacerdote amatissimo da generazioni di salernitani formatisi con la sua testimonianza umana, spirituale e civile. È stato protagonista della stagione conciliare ed attento animatore di preziose iniziative culturali e civili. Salerno gli dice grazie per la sua vita donata alla nostra comunità e, al tempo stesso, s'impegna a conservare la sua grande eredità morale».
Don Enzo, nato a Salerno il 5 ottobre 1931,è cresciuto ed ha maturato la vocazione a San Pietro in Camerellis, dov'era parroco monsignor Guerino Grimaldi, poi arcivescovo di Salerno fino al 1992. Seguendo, nel cammino della sua vocazione, quel modello di pastore dalla grande umanità e popolarità, svolse gli anni di studio nel Seminario regionale di Salerno, conseguì la laurea in Sacra Teologia alla Pontificia Facoltà teologica di Posilippo e fu ordinato presbitero il 21 aprile 1954 dall'arcivescovo Demetrio Moscato, che volle subito nominarlo vicario parrocchiale di Sant'Agostino e segretario dell'Ufficio amministrativo diocesano. Nel settembre 1969, assunse l'incarico di parroco a Sant'Agostino, ruolo che mantenne fino al 30 giugno 2012 quando l'arcivescovo Luigi Moretti lo nominò vicario dell'Unità pastorale di Sant'Agostino e Santa Lucia appena costituita. Ma un sacerdote non va mai veramente a riposo e don Enzo ha continuato ad ascoltare e consigliare anche negli ultimi anni della sua vita, quando le forze diminuivano con l'età, ma la fede diventava sempre più forte, granitica. Capitava ancora di vederlo, magari fermo alla porta della sua chiesa, a guardare, con il sorriso bonario, i ragazzi di oggi e quelli di un tempo. Alla pastorale giovanile ha riservato sempre una grande cura e del suo stesso successore, don Moliterno, suo figlio spirituale, ha accompagnato i passi della vocazione. Don Enzo è stato soprattutto parroco, ma ha svolto tanti ministeri: economo diocesano, difensore del vincolo presso il Tribunale ecclesiastico Salernitano-Lucano, assistente diocesano di Azione Cattolica, docente di religione presso i Licei Tasso e Da Procida (dal 1956 al 1982), docente di Teologia al Seminario regionale Pio XI e all'Istituto di Scienze religiose. Dalle 8 di oggi, sarà possibile salutare per l'ultima volta il sacerdote nella chiesa di Sant'Agostino, il suo amato Santuario della Madonna di Costantinopoli, dove sarà allestita la camera ardente. Ed è proprio in quel tempio che si svolgeranno, alle 9.30 di domani, i funerali presieduti dall'arcivescovo Moretti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino