Spintoni, pugni, ombrellate. Il tutto per non pagare il biglietto e non mostrare il proprio documento di identità. Dovrà rispondere di violenza e resistenza a...
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Sull’episodio – solo l’ultimo in ordine di tempo – sono intervenuti anche i segretari provinciali della Filt Cgil e Fit Cisl, Gerardo Arpino e Ezio Monetta, e il responsabile regionale di dipartimento della Uil Tpl Francesco D’Amato che, in una lettera congiunta inviata alla Prefettura di Salerno, alla Questura e all’azienda stessa, chiedono di «rilanciare ed innalzare i livelli di sicurezza a bordo dei bus. Cresce, infatti – si legge nel testo a firma dei sindacalisti - la preoccupazione ed il malcontento tra il personale viaggiante. Con sommo rammarico, nonostante l’impegno positivo messo in campo da parte di Busitalia Campania sul tema della sicurezza avvalendosi della vigilanza privata, siamo costretti a denunciare l’ennesimo atto di violenza».
Una situazione ritenuta insostenibile, non solo per la frequenza con cui si registrano casi di violenza, teppismo, aggressioni verbali e fisiche, e vandalismo, ma anche perché aumenta sempre la gravità delle azioni stesse. Solamente venti giorni fa, e cioè lo scorso 8 novembre, c’è stato il primo incontro sulla sicurezza chiesto dai sindacati. Nell’ultimo anno sono stati almeno 15 gli episodi di violenza avvenuti a bordo dei pullman, ai quali si sono aggiunti atti di bullismo. Una situazione ritenuta «emergenziale» dalle sigle sindacali che avevano, infatti, chiesto un vertice al Prefetto al quale hanno partecipato anche tutte le forze dell’ordine. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino