Acque agitate alla Fos di Battipaglia: tredici settimane di stop e dipendenti in cassa integrazione

La decisione dell’azienda scaturita da «mancanza di commesse». I lavoratori pronti a protestare: «Stanchi di questi giochi di potere»

I lavoratori
I lavoratori della Fos/Prysmian, multinazionale con sede proprio a Battipaglia che produce fibre ottiche, alzano la voce nei confronti della proprietà. In un comunicato di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I lavoratori della Fos/Prysmian, multinazionale con sede proprio a Battipaglia che produce fibre ottiche, alzano la voce nei confronti della proprietà. In un comunicato di ieri, la rappresentanza sindacale dei lavoratori, circa 300, ha fatto la «chiamata alle armi». «Siccome siamo stanchi di tutti questi giochi di potere che toccano le nostre famiglie, invitiamo i lavoratori a partecipare al presidio davanti Confindustria Salerno, il giorno 28 settembre alle ore 10:30 per far sentire la nostra voce». Un messaggio chiaro ai vertici aziendali che domani sono chiamati al tavolo di concertazione nella sede dell’Associazione degli industriali. Il tema della discussione è la questione del blocco delle attività per tredici settimane. Una decisione che, lo scorso 14 settembre, già aveva provocato malumori. In quella stessa data, infatti, la Fos/Prismyan ha comunicato l’intenzione attivare la cassa integrazione per «mancanza di commesse». La decisione, tuttavia, sarebbe catastrofica secondo le rappresentanze sindacali: «Fermare una fabbrica di fibre ottiche per 13 settimane sotto l’aspetto tecnico è disastroso, in quanto tenere gli impianti fermi così a lungo rischia di non poterli più riavviare e dover provvedere alla sostituzione per l’eventuale ripartenza, allungando il periodo di fermo - scrivono i rappresentanti dei lavoratori - mentre sotto l’aspetto sociale, l’impatto economico sarebbe disastroso per i lavoratori e l’indotto, vista anche la grave crisi di questo periodo storico».

La rsu aziendale, però, alza anche il tiro verso le scelte di politica economica nazionale: «Vogliamo far emergere che le mancate scelte dei governi italiani, di puntare sull’installazione di fibra di qualità superiore, ha fatto sì che la Fos non abbia un mercato di sbocco nazionale, al contrario di stabilimenti Prysmian in altri paesi - spiegano - in primis lo stabilimento gemello situato a Douvrin (Francia) che pur subendo un calo di mercato, continua regolarmente a lavorare per garantire le consegne per il mercato nazionale interno». Questo, tuttavia, non accontenta comunque i sindacati che sottolineano come la scelta «metterebbe a repentaglio la continuità e la sicurezza del sito produttivo». Da qui, l’invito a protestare domani sotto la sede di Confindustria.

Del resto non sarebbe la prima volta che i lavoratori dell’azienda battipagliese di fibre ottiche scendono in protesta: già nel 2022 vi furono i primi segnali preoccupanti, al punto che i sindacati chiesero anche un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico e l’intervento dell’amministrazione battipagliese.
 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino