Non è balneabile la Spiaggia delle sirene di Amalfi. È quanto fa sapere l'Arpac, al termine dei controlli mensili di giugno sulla qualità di 328 acque di...
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Il completamento della condotta sottomarina che conferirà i reflui dell'impianto di depurazione consortile di Salerno e gli interventi di razionalizzazione delle linee fognarie sottostanti il tratto tombato del torrente Cetus sono stati ritenuti elementi in linea con i principi sanciti dalla norma che disciplina la gestione delle acque scarse. Queste azioni di risanamento, congiuntamente all'esito favorevole del controllo Arpac del 16 giugno, hanno reso possibile revocare il divieto di balneazione e l'acqua è stata ripristinata all'uso balneare come acqua «di nuova classificazione», fino al completamento dei dati utili all'attribuzione della classe di qualità. Migliora la situazione per l'area, storicamente «scarsa», del Comune di Sapri, denominata «Lungomare di Sapri», dove l'esito del prelievo mensile di giugno è risultato nei limiti normativi. Da un'analisi complessiva emerge un miglioramento sempre più evidente di alcune acque di balneazione.
Ad esempio, le acque che erano «scarse» nel 2017, afferenti ai Comuni di Ercolano, Atrani, Eboli, Minori e San Giovanni a Piro, trascorsi i tempi per la determinazione della classe, sono risultate di qualità «buona» per la stagione 2020. Nonostante l'inizio del monitoraggio sia stato posticipato quest'anno al 25 maggio a causa dell'emergenza Covid-19, l'Agenzia ha già visitato due volte tutti i punti di prelievo, effettuando i sia controlli «pre-stagionali» sia i controlli del mese di giugno. L'Agenzia ha prelevato 756 campioni e ha analizzato i parametri batteriologici (Escherichia Coli ed Enterococchi intestinali) ritenuti dall'Oms indicatori di inquinamento fecale e pertanto determinanti la balneabilità. L'Arpac ha inoltre effettuato, sempre nel mese di giugno, prelievi a Salerno («Torrente Mariconda»), Monte di Procida («Capo Schiano») e Maiori («Spiaggia Maiori 1»), in seguito a osservazioni o segnalazioni di presenza di schiume e/o anomalie, per la ricerca di parametri aggiuntivi quali idrocarburi, fitoplancton e tensioattivi, indicatori di contaminazione da scarichi civili. Nonè stata riscontrata contaminazione. Per quanto riguarda i parametri batteriologici, gli esiti dei campionamenti sono tutti favorevoli, tranne in alcuni tratti di costa, per lo più classificati come «scarsi» e quindi già in precedenza non idonei alla balneazione.
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Il Mattino