Tra l’onorevole Antonio Valiante e Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso nel 2010, c’era un’amicizia eccezionale. Li univa l’amore per la propria...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il Cilento ha perso anche l’onorevole Valiante. Che rapporto c’era tra lui e suo marito, Angelo Vassallo?
«Si volevano molto bene. Per l’onorevole Angelo era come un figlio e viceversa. I due avevano un rapporto straordinario. È stato molto male quando è morto mio marito e se n’è andato purtroppo anche lui senza conoscere la verità sul delitto».
Valiante è stato uno di quelli che si è battuto più di ogni altro proprio perché non si spegnesse la luce sul delitto del sindaco pescatore?
«Sì, infatti è stato sempre molto vicino alla nostra famiglia, contrariamente a tanti che dopo la morte di Angelo si sono allontanati. Lui, invece, è stato sempre presente, ricorrenze e non ricorrenze. E ogni volta che ci incontravamo uscivano le lacrime pensando a quanto era accaduto. Mi rammarico che se n’è andato senza sapere cosa è accaduto al suo amico».
Come nasce questo legame così forte tra suo marito e l’onorevole Valiante?
«Tra i due c’erano stima e rispetto. Condividevano idee e progetti per il Cilento. Di fondo, ad accomunarli c’era sicuramente il grande amore per la loro terra. L’onorevole era una fonte di consigli per mio marito». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino