Errato uso del badge aziendale: il pubblico ministero rinuncia all’appello per quindici dei venti sanitari coinvolti in una delle tante tranche in cui si è divisa...
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IL BIS
Per gli imputati è stato confermato il non luogo a procedere già sancito dal gup ma, a differenza di quanto decretò il dottore Indinnimeo per il quale la sentenza di proscioglimento era fondata sulla circostanza che «il fatto non sussiste», per i giudici della Corte d’appello il fatto è di lieve entità. Quello conclusosi ieri era uno dei tanti ricorsi presentati dal pm Francesco Rotondo avverso le sentenze di proscioglimento pronunciate a carico dei dipendenti che non rispondevano di truffa ma solo di errato uso del badge. Per il gup Indinnimeo, sancì circa 600 proscioglimenti, «gli scambi compiuti dagli imputati non hanno determinato – e quinnon erano finalizzati a ciò – alcuna assenza dal servizio da parte degli stessi, nel senso che costoro, pur non timbrando personalmente il cartellino, sono stati sempre sul luogo del lavoro, dal primo all’ultimo minuto della richiesta di prestazione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino