SCAFATI. Droga che dall'Agro nocerino arrivava fino in Sardegna. Ci sono anche due scafatesi nell'indagine condotta dalla Procura sezione Dda di Cagliari. Uno dei due...
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Gli accertamenti dei militari, condotti attraverso intercettazioni sia telefoniche che ambientali e servizi di pedinamento, si sono concentrati su un gruppo di persone che dalla Sardegna, attraverso un meccanismo collaudato, riuscivano a far entrare la droga e a supervisionare la sua diffusione nelle piazze principali. Due persone del napoletano, grazie al supporto dei due scafatesi, coordinavano le operazioni svolte con l’ausilio di autotrasportatori della Campania. Le vie del mare venivano utilizzate per il passaggio dei camion, che avevano l'obiettivo di trasportare merci come piante e fiori, ma in realtà contenevano la droga. Le dosi venivano nascoste nelle intercapedini che raggiungevano Sassari via traghetto. Lo stupefacente veniva poi gestito da grossisti napoletani fino all'arrivo nelle piazze di spaccio. Le basi principali dell’organizzazione criminale erano Macomer in provincia di Nuoro, dove si trovavano i grossisti, Olbia e Alghero. Una base era anche a Scafati. Per “ripulire” i proventi della vendita dello stupefacente, il gruppo aveva investito nel settore commerciale e immobiliare, con l’acquisto di esercizi e appartamenti da destinare a scopo turistico. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino