Ancora polemiche a Battipaglia, in provincia di Salerno, sul ruolo dei migranti impegnati dal Comune in lavori socialmente utili. ...
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Nei giorni passati, a più riprese, i ragazzi ospiti sul territorio cittadino sono stati impiegati, al fianco degli operatori della società partecipata Alba, nella pulizia del cimitero cittadino. Un’altra ferita aperta della città, viste le condizioni di degrado in cui versa il camposanto, fra la cronica mancanza di sepolture, rifiuti ed erbacce che arrivano a coprire le tombe stesse.
Proprio a questo proposito, i ragazzi della cooperativa il Sentiero di Teggiano hanno contribuito allo sfalcio delle erbacce che crescevano rigogliose. Fotografati per sottolinearne l’impegno, i migranti sono diventati immediatamente bersaglio di una feroce polemica. Da una parte, in maniera errata, coloro i quali sottolineavano l’importanza di prediligere lavoratori italiani. A questi, molti hanno evidenziato che i migranti stavano lavorando come volontari.
Infatti, su impulso dell’Amministrazione guidata da Cecilia Francese, il Comune di Battipaglia firmò un protocollo di intesa per il volontariato dei richiedenti asilo presenti sul territorio. Lo scopo di questa iniziativa era duplice: da un lato impegnare i migranti in attività che contribuiscano all’integrazione e, dall’altro, risolvere criticità laddove la forza lavoro del Comune non è in grado di sopperire. Come nel caso del cimitero dove, anche grazie al contributo dei rifugiati, adesso è tornato un po’ di decoro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino