Scafati, il bilancio passa con appena 13 voti: Aliberti nella bufera

Per motivi di salute o motivi personali mancano il capogruppo Gennaro Avagnano e i fedelissimi Assunta Barone e Raffaele Ciliberto

Il consiglio comunale
Alle 4 del mattino la maggioranza del sindaco di Scafati Pasquale Aliberti supera lo scoglio dell’approvazione del bilancio previsionale 2024/2026 con 13 voti favorevoli, il...

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Alle 4 del mattino la maggioranza del sindaco di Scafati Pasquale Aliberti supera lo scoglio dell’approvazione del bilancio previsionale 2024/2026 con 13 voti favorevoli, il minino indispensabile. In aula spiccano le assenze dei tre consiglieri del gruppo più numeroso: Scafati Rinasce.

Per motivi di salute o motivi personali mancano il capogruppo Gennaro Avagnano e i fedelissimi Assunta Barone e Raffaele Ciliberto. Votano favorevolmente gli altri due componenti del gruppo, Paolo Attianese e Maria Berritto. Le assenze, dietro le motivazioni ufficiali, nasconderebbero una visione diversa nel gruppo sul contratto del consulente tecnico della partecipata Acse, Giovanni Marra, nominato senza deleghe. Un segnale ad Aliberti, insomma. Dalla maggioranza filtrano malumori per il primo bilancio della neo amministrazione votato con margini risicati. Aliberti tira dritto e punta l’opposizione: «Il previsionale è il documento che descrive la città che vogliamo: una città policentrica che rinasce. Ringrazio chi ha votato. Volevo un bilancio condiviso e dispiace, invece, il linguaggio violento e aggressivo della minoranza che ha cercato la polemica».

Per tutta la seduta l’opposizione, gli scarlatiani, Fdi, Pd e Scafati Arancione hanno duramente contestato Aliberti e la maggioranza. Nel mirino i conti pubblici alla luce dei rilievi della Corte dei Conti. A fine seduta Francesco Carotenuto di Scafati Arancione attacca: «Approvato un previsionale con tante criticità e una grave sofferenza finanziaria con l’evasione tributaria, i debiti fuori bilancio, l’irrisolta vendita delle farmacie comunali, i debiti dell’area industriale, il piano delle alienazioni ancora da realizzare, la concessione del loculi cimiteriali da rivedere e l’elevato fondo del contenzioso. La maggioranza si è assunta la responsabilità del voto favorevole.

Le tre assenze fanno anche scricchiolare l’amministrazione dopo appena 8 mesi».

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Il Mattino