SARNO - Sono undici, tra medici e paramedici, gli indagati per la morte della bambina di San Valentino Torio, avvenuta domenica scorsa all’ospedale Martiri del Villa Malta...
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La bambina - la cui salma è sotto sequestro nell’obitorio dell’ospedale di via Sarno-Striano - era nata priva di vita, dopo un parto cesareo, per una morte intrauterina di feto a termine. Alla tragica notizia della sua morte, i familiari avevano reagito aggredendo verbalmente e fisicamente il personale medico e paramedico del reparto di ginecologia e mettendo a soqquadro la sala operatoria. Sul posto, allertati dagli operatori sanitari, erano intervenuti gli agenti del locale Commissariato di polizia, diretti dal vicequestore aggiunto Antonio Capaldo, che avevano sequestrato la cartella clinica della bimba deceduta. Una tragedia che ha colpito una giovane coppia di San Valentino Torio, che ha visto nascere, senza vita, la propria primogenita. Marito e moglie erano pronti a dare il benvenuto alla loro bambina e dopo gli ultimi controlli, i medici e il ginecologo della donna, che l’avevano visitata, avevano escluso complicazioni. Tutto sembrava procedere normalmente. La mamma e la bambina stavano bene. Poi all’improvviso la situazione era precipitata e i medici avevano deciso di far nascere la piccola con un taglio cesareo urgente. La bimba, però, già non dava più segni di vita. I medici del reparto di ginecologia avevano tentato l’impossibile per salvarla, senza riuscirci.
Alla notizia della sua morte si era scatenata la rabbia dei familiari. Urla e grida all’indirizzo dei medici. Ad inveire contro l’équipe medica il padre, la nonna e la zia della neonata deceduta. Il padre, accecato dalla rabbia, si era avventato contro il ginecologo di fiducia della moglie, che l’aveva seguita durante i nove mesi di gravidanza, aggredendolo con pugni e schiaffi. I genitori della piccola, N. M., 30 anni, e R.V., 32 anni, avevano scelto Nicole come nome della loro primogenita. Per quanto riguarda l’aggressione ai medici, al momento non c’è ancora nessuna denuncia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino