Erano stati condannati in primo grado con l'accusa di aver stuprato e filmato per due lunghissimi anni tre fratellini della tenerissima età. Contro di loro c'erano...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le accuse erano pesantissime: dalla violenza sessuale, ad atti sessuali con minorenni fino alla più vergognosa ipotesi di reato di commercio delle videoriproduzioni pedopornografiche. Secondo l'accusa le violenze, che si sarebbero consumate con una frequenza di almeno tre volte alla settimana, venivano filmate. Vere e proprie «esibizioni pedopornografiche» che erano poi commercializzate allo scopo di lucro con un tariffario che andava dai 20 ai 50 euro. Una squallida storia di degrado morale e miseria umana che si sarebbe consumata per tre lunghissimi anni in tre appartamenti: uno a Mariconda (piazzetta Anita Garibaldi), l'altro in via Salita San Giovanni, a Cappelle, e l'ultimo in via Andrea Sabatini. Allontanati dal contesto familiare già nel 2009 in seguito all'intervento dei servizi sociali, i bambini più piccoli sono stati adottati da una famiglia mentre la più grande, dopo due affidamenti non andati a buon fine, vive in una casa famiglia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino