Blitz nell'area Pip di Polla: il sindaco chiude il sito di stoccaggio

Blitz nell'area Pip di Polla: il sindaco chiude il sito di stoccaggio
POLLA - Il sindaco, Rocco Giuliano, chiude il sito di stoccaggio dell’area Pip di proprietà del Consorzio di Bacino Sa3, gestito dall’Ergon. Il primo cittadino ha sospeso...

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POLLA - Il sindaco, Rocco Giuliano, chiude il sito di stoccaggio dell’area Pip di proprietà del Consorzio di Bacino Sa3, gestito dall’Ergon. Il primo cittadino ha sospeso l’attività di «ricezione» dei rifiuti con un’ordinanza.


La decisione dell’amministrazione è giustificata, stando al documento, da una serie di carenze strutturali dell’impianto. Per comprendere come si è arrivato a questo punto, occorre fare un passo in dietro. A quando la Provincia di Salerno ha deliberato per il trasferimento di alcuni rifiuti biostabilizzati dallo Stir di Battipaglia alla struttura di Polla. Una decisione giunta a inizio settembre e accolta con stizza dall’amministrazione Giuliano, che ha denunciato la mancata informazione sulla decisione dell’ente guidato da Giuseppe Canfora. Partendo da quanto avvenuto, il sindaco ha chiesto una serie di controlli sull’impianto (avvenuti anche nei mesi precedenti). «Il verbale dell’Arpac riporta una serie di criticità – si legge nell’ordinanza – tra cui la presenza di rifiuti con ristagni di colaticci presenti anche all’esterno del capannone, ed esalazioni maleodoranti, sistema di aspirazione delle arie esauste non funzionante per un guasto allo scrubber, impianto di deodorizzazione non efficiente per il mancato funzionamento di una serie di ugelli, assenza di una regolare gestione dell’impianto documentato dal mancato aggiornamento del registro di carico e scarico di rifiuti».


Non solo. Il sindaco ha rilevato assenze di documentazioni, autorizzazioni scadute e azioni non rispettose. La Provincia, secondo l’ente, ha continuato a trasferire rifiuti nonostante le proteste pollesi. A tutto ciò si deve aggiungere la veemente protesta degli imprenditori dell’area con una memoria sull’odore acre che si respira nella zona. «Ordiniamo – ha quindi concluso il Comune - al Consorzio e alla Ergon - l’immediata sospensione di ogni attività di recepimento di rifiuto di qualsiasi genere presso l’impianto, fino ad ottenere tutti i pareri, nulla osta e autorizzazioni di competenza degli enti di controllo preposti e relativi all’effettiva attività svolta presso l’impianto».

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Il Mattino