Botte alla moglie, poi prova a bruciare casa: nei guai il senegalese marito-padrone

Botte alla moglie, poi prova a bruciare casa: nei guai il senegalese marito-padrone
Maltrattamenti alla moglie, ma anche calci e pugni e la minaccia di portare il figlio in Africa, lontano da lei. Finisce a giudizio per lesioni e maltrattamenti un 32enne...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Maltrattamenti alla moglie, ma anche calci e pugni e la minaccia di portare il figlio in Africa, lontano da lei. Finisce a giudizio per lesioni e maltrattamenti un 32enne senegalese, che con condotta perdurante, sin dal 2014, avrebbe minato la vita della propria compagna. L’episodio limite si registrò quando l’uomo gettò dell’acqua su di un forno a microonde per mandarlo in corto circuito e tentare di dare fuoco alla casa, a Nocera Superiore. La donna sarebbe stata aggredita più volte e presa a calci e pugni e colpita con oggetti contundenti. L’uomo minacciò anche di portare via da casa il figlio minore: «Lo porto in Senegal, al mio paese - disse secondo i verbali - e non te lo faccio più vedere».


La vittima rimediò un trauma contusivo al polso e all’anca sinistra, come accertato da referto medico, tentando di resistere al marito. Per l’imputato, allontanato da casa con un provvedimento del tribunale di Nocera Inferiore, la procura muove l’aggravante di aver commesso i fatti con l’uso di strumenti atti ad offendere, riuscendo a sottoporre la moglie a reiterate forme di violenza psichica e fisica. In casa, la donna - un’italiana - non aveva potere di parlare, sottomessa al marito e al suo fare violento. I tanti elementi raccolti hanno spinto la procura a chiedere il giudizio immediato, saltando l’udienza preliminare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino