Lo spettro del bullismo dietro il tentato suicidio della studentessa 13enne

Lo spettro del bullismo dietro il tentato suicidio della studentessa 13enne
Dissidi tra compagni di scuola e amici. Potrebbe essere questo il motivo che ha indotto la ragazza, battipagliese 13enne, a gettarsi da una finestra della scuola media...

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Dissidi tra compagni di scuola e amici. Potrebbe essere questo il motivo che ha indotto la ragazza, battipagliese 13enne, a gettarsi da una finestra della scuola media «Salvemini», plesso di via Ravenna, dove frequenta la terza media e tentare il suicidio. L’episodio è accaduto giovedì scorso al termine delle lezioni. La minorenne, dopo un volo di dieci metri, ha urtato violentemente sull’asfalto. La ragazza è stata subito soccorsa dai compagni di scuola e dai docenti mentre sono state allertate le forze dell’ordine e il personale sanitario.

La prognosi per la minorenne, che è ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli, resta riservata e le sue condizioni di salute sono stazionarie. I carabinieri di Battipaglia, diretti dal maggiore Vitantonio Sisto, sono a lavoro per scoprire il motivo che ha indotto la minorenne al gesto estremo. Le indagini sono coordinate dai magistrati del Tribunale dei Minori di Salerno che dovranno nominare un pool di periti e psicologi per ascoltare la ragazza, ricostruire l’episodio e individuare i motivo del tentato suicidio. Intanto, i carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Salerno giovedì pomeriggio e ieri mattina hanno effettuato i rilievi per riscostruire il tutto e le fasi della caduta sull’asfalto che hanno causato fratture al bacino e alle vertebre della minorenne. Gli investigatori non hanno dubbi e ritengono che si sia trattato di un tentativo di suicidio. 



Nelle ultime ore sono stati ascoltati i docenti dell’istituto scolastico «Salvemini» che insegnano nella sezione frequentata dalla minorenne. La ragazza ha un profitto scolastico sufficiente ed è introversa sono particolari appresi dagli inquirenti che valutano anche l’ipotesi che si possa trattare di un caso di bullismo. Solo la minorenne però, quando sarà ascoltata dagli investigatori, dal pool di psicologi e periti, potrà svelare i motivi del tentato suicidio. I carabinieri, come prassi, hanno ascoltato i genitori per acquisire particolari utili al proseguimento delle indagini. Giovedì sera è stato sequestrato lo smartphone della ragazza per visionare chat e messaggi e tentare di scoprire cosa l’ha angosciata e indotta a gettarsi dalla finestra della scuola.

Bisognerà appurare se la minorenne è vittima di bulli, compagni di scuola e amici e se giovedì mattina a scuola si sono verificati episodi che abbiano convinto la ragazza a farla finita. Una minorenne che probabilmente potrebbe essere stata emarginata dai compagni o dagli amici o che potrebbe essere finita in una gang di bulli. Ipotesi che dovranno vagliare gli investigatori e giungere alla conclusione delle indagini appurando cosa ha turbato la minorenne per scegliere ad appena tredici anni di tentare il suicidio. A priori i carabinieri hanno scartato l’ipotesi che la ragazza faccia parte di gruppi sui social dove si inducono i minorenni al suicidio anche se anche su questo versante dovranno essere effettuati ulteriori accertamenti. Nel 2019 un ragazzino di appena dieci anni che frequentava la scuola elementare «Salvemini», lo stesso istituto scolastico dove giovedì è stata sfiorata la tragedia, tentò di suicidarsi gettandosi dalla finestra della sua abitazione, nella zona rurale di Battipaglia, ma fortunatamente la caduta fu attutita dalla ghiaia che copriva l’asfalto. 



Coincidenze e analogie tra i due episodi che non verranno tralasciate dagli investigatori. Non è escluso che nei prossimi giorni vengano ascoltati i compagni di scuola e gli amici della minorenne che magari potrebbero essere a conoscenza di particolari importanti. I docenti e gli alunni dell’istituto scolastico «Salvemini» sono ancora increduli e sperano di poter riabbracciare la ragazza al più presto in buone condizioni di salute.

 

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Il Mattino