Un'esecuzione. Un colpo esploso da un fucile calibro 12 che non gli ha lasciato scampo, centrandolo alla gola. È stato ucciso così Luigi Bruno Battipaglia,...
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LA DINAMICA
Nei pressi di Cerignola il suo furgone bianco Iveco è stato speronato più volte da un'auto. Il furgone avrebbe impattato anche contro il guardrail, a giudicare dai danni riscontrati sul posto, per poi arrestare la sua corsa dopo un centinaio di metri. Dall'auto che lo inseguiva sarebbe poi uscita una sola persona, che avrebbe esploso un colpo da un fucile caricato a pallettoni verso il parabrezza, per poi ritornare in auto e fuggire. Il proiettile ha attraversato il vetro e ha colpito Luigi Battipaglia alla gola. Per lui non c'è stato nulla da fare. I carabinieri lo hanno trovato riverso sul volante, senza vita, mentre da terra hanno raccolto la cartuccia del colpo.
LE INDAGINI
Sono coordinate dalla procura di Foggia, con il lavoro sul campo affidato ai carabinieri della stazione di San Ferdinando di Puglia e della compagnia di Cerignola. Nessuna ipotesi viene esclusa: dalla rapina non consumata ad un'esecuzione premeditata con tanto di scambio di persona. Nella tasca della vittima, i carabinieri hanno trovato una cifra in contanti di mille euro. Sul furgone non mancava nulla. Sul posto, gli inquirenti ci erano giunti a seguito di una segnalazione giunta al centralino di polizia, che segnalava un furgone di colore bianco che ostruiva la strada. Dopo aver sequestrato il mezzo di trasporto, i militari hanno ascoltato la famiglia della vittima per tutta la notte, provvedendo poi a perquisire almeno 20 persone con precedenti penali. Sul luogo dell'agguato non vi sarebbero, tuttavia, telecamere di sorveglianza. Le indagini sono in pieno svolgimento. Il prossimo step sarà l'esame dello stub per persone ritenute sospette dagli inquirenti, i quali precisano che Battipaglia viene descritto come «una bravissima persona. Era un uomo che si spaccava la schiena dalla mattina alla sera. Non c'è alcuna ombra nel suo passato».
LE REAZIONI
Nocera Inferiore è sotto choc. L'uomo era molto conosciuto nell'ambiente lavorativo, come nel suo quartiere, la zona che porta a Fosso Imperatore. In passato aveva lavorato anche al mercato di Andria, dove si recava ogni lunedì, mercoledì e venerdì. Durante il percorso, non si sarebbe fermato da alcun grossista pugliese. Da tempo, aveva fittato un capannone a Capaccio, dove lavorava insieme al fratello e al padre. «Era un onesto lavoratore - dice Lello, un amico - parliamo di una persona e una famiglia per bene. Lui era buono, non capisco cosa sia accaduto». Lo stesso dice Gennaro: «Lo avevo conosciuto per un'iniziativa benefica, aveva regalato venti angurie a persone bisognose dei quartieri». Grande sconcerto anche tra i lavoratori del mercato ortofrutticolo di Pagani.
L'INCIDENTE
Due giorni fa, poco prima della morte del nocerino, a ridosso di quella stessa zona erano state consumate altre quattro rapine. Sempre nella giornata di ieri, un 40enne di Nocera, R.F. , ha perso la vita a seguito di un incidente lungo la stradale Basentana, nei pressi di Potenza.
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Il Mattino